IRAN: 20 PERSONE FRUSTATE PER AVER MANGIATO O BEVUTO DURANTE IL RAMADAN
12 giugno 2017: Dall'inizio del mese sacro del Ramadan, circa 90 casi sono stati aperti nella città di Qazvin (Iran centrale) su persone che sono state sorprese a mangiare o bere durante le ore di digiuno. Il media statale iraniano Mehr ha pubblicato la notizia, citando il procuratore di Qazvin. Secondo il procuratore, 20 persone sono state condannate alle frustate e a multe nello stesso giorno del loro arresto e le loro condanne sono state applicate nello stesso giorno. Le frustate sono un chiaro esempio di tortura e violazione dell'articolo 5 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che afferma: Nessuno deve essere sottoposto a torture e trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti. L'esecuzione di una condanna alle frustate è inumana, tuttavia è giustificata dall'articolo 638 del codice penale islamico dell’Iran, in cui si afferma: Chiunque nei luoghi pubblici e nelle strade commetta apertamente un atto haram (peccato), oltre alla punizione prevista per l'atto, sarà condannato a due mesi di reclusione o fino a 74 frustate. (Fonti: Iran Human Rights, 12/06/2017)
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