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Harry Allen, l'ultimo boia britannico |
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REGNO UNITO: IL 45% DEI BRITANNICI VUOLE RIPRISTINARE LA PENA DI MORTE - 50 ANNI DOPO L’ULTIMA ESECUZIONE
12 agosto 2014: in coincidenza del 50° anniversario delle ultime esecuzioni legali del Regno Unito, un sondaggio condotto da YouGov su quasi 2.000 persone ha mostrato che il 45% dei britannici vorrebbe vedere il ritorno della pena capitale.
Seppure il favore per la pratica sia rimasto alto, i dati mostrano che è diminuito del 6% rispetto al 51% di un sondaggio simile del 2010.
Il gruppo più contrario alla reintroduzione (52%) sono le persone tra i 18 e i 24 anni, mentre gli intervistati più anziani e quelli di una classe sociale inferiore tendono a essere a favore. Complessivamente, il 39% si è detto contrario alla pena di morte, mentre il 17% era indeciso.
Gli elettori dello United Kingdom Independence Party (UKIP) di Nigel Farage hanno manifestato un sostegno alla pena di morte più elevato rispetto a quelli di altre affiliazioni politiche.
Alla domanda se l’esecuzione degli assassini possa dissuadere altri dal commettere un omicidio, il 45% si è detto d’accordo, mentre il 41% ha detto ‘no’ e il restante 13% ha risposto di non sapere. L’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale è risultato essere una punizione più dura della morte per il 42% degli intervistati, contro il 40%.
Riguardo al metodo di esecuzione, il 51% è per l’iniezione letale, il 25% per la sedia elettrica, il 23% per l’impiccagione, il 19% per la camera a gas, il 17% per il plotone d’esecuzione e il 9% per la decapitazione. Le ultime esecuzioni in Gran Bretagna sono state effettuate il 13 agosto 1964, quando sono stati messi a morte due ragazzi condannati per omicidio, Gwynne Evans, di 24 anni, e Peter Allen, 21 anni. L’Homicide Act del 1957 ha rimosso la pena di morte obbligatoria per omicidio. La pena capitale è stata abolita per cinque anni con il Murder Act del 1965 e poi definitivamente nel 1969. Fonti: theguardian.com, 12/08/2014, Russia Today, 13/08/2014)
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