PAKISTAN: PENA DI MORTE OSTACOLO ALL’ACCESSO AL MERCATO UE
6 dicembre 2013: in una risposta scritta al Senato, il Ministero degli Esteri pakistano ha sostenuto che l’iniziativa di Islamabad per un maggiore accesso ai mercati europei sarebbe sostanzialmente indebolita nel caso la pena di morte non venisse abolita nel Paese.
Nella risposta, il Ministero degli Esteri ha detto che la causa per ottenere lo status del Generalised System Preference (GSP) Plus potrebbe essere indebolita dalla questione della pena di morte, dal momento che la UE persegue l’abolizione e si è già rivolta sul tema alle autorità pakistane.
Il Ministero degli Esteri ha chiarito che la questione della pena di morte non è una condizione, tuttavia potrebbe rappresentare una minaccia per la concessione dello status.
Lo status rimane cruciale poiché l'Unione europea è uno dei principali partner commerciali del Pakistan e lo status aggiornato garantirebbe agli esportatori pakistani maggiore accesso ai Paesi membri della Ue.
Sebbene la Ue abbia già chiarito - come riportato dal giornale Dawn - che l'abolizione della pena di morte non è una condizione, ogni aspirante allo status di SPG Plus deve firmare 27 convenzioni relative ai diritti umani, al lavoro minorile e a pratiche commerciali eque. (Fonti: DAWN.COM, 06/12/2013)
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