SWAZILAND: EVITA LA CONDANNA A MORTE GRAZIE ALLA COSTITUZIONE
21 novembre 2012: la Costituzione dello Swaziland ha salvato un ragazzo 27enne dalla condanna a morte per omicidio e stupro.
Il giudice dell'Alta Corte Nkululeko Hlophe ha inflitto 35 anni di detenzione a Mandla Matsebula, riconosciuto colpevole dell’omicidio di una donna e dello stupro di un'altra.
Il giudice lo ha condannato a 25 anni di reclusione per l'omicidio di Sibongile Sihlongonyane, commesso il 26 ottobre 2008, e ad altri 10 anni di carcere per lo stupro di un'altra donna, avvenuto il 3 luglio dello stesso anno.
Matsebula si era dichiarato non colpevole ed è stato difeso dall’avvocato Mangosuthu Mzizi, mentre Stanley Dlamini ha svolto la Pubblica Accusa.
Matsebula era anche stato accusato di aver violentato Sihlongonyane, ma l’accusa in questa circostanza si è ritirata dopo la contaminazione delle prove.
Il giudice ha detto che i reati di stupro e omicidio sono stati commessi dall’accusato con brutalità. Ha osservato che la donna uccisa non è stata solo strangolata, ma anche pugnalata.
Ha detto che la totale mancanza di rimorso di Matsebula costituisce una circostanza aggravante e rende i reati più gravi.
Prima di emettere la sentenza, il giudice Hlophe ha detto non esserci circostanze nel caso di Matsebula.
Se non fosse stato per l'intervento della Costituzione – ha aggiunto il giudice - sarebbe stato inevitabile emettere contro Matsebula una condanna a morte.
La Sezione 15 della Costituzione afferma infatti che i giudici non sono stati obbligati a emettere pene di morte nei casi in cui sono assenti circostanze attenuanti. La Sezione 15(2) stabilisce che la pena di morte in questi casi non è obbligatoria.
"I tribunali hanno ottenuto un potere discrezionale che deve essere esercitato con giudizio.
La sentenza, tuttavia, deve essere proporzionale alla gravità del reato. Io non emetterò una sentenza di morte. L'imputato (Matsebula) ha 27 anni. Non sto tuttavia creando un precedente secondo cui un 27enne non deve essere condannato a morte. Sto facendo quello che sto facendo guardando alle circostanze del caso in questione”, ha spiegato Hlophe.
Quando il giudice Hlophe ha pronunciato la sentenza, Matsebula è rimasto immobile sul banco degli imputati. Hlophe ha detto di aver favorito Matsebula in assenza di precedenti e perché persona relativamente giovane. Nonostante la pena sia lunga, essa consentirà a Matsebula di tornare nella società dopo averla scontata. Il giudice ha considerato inoltre che Matsebula ha collaborato con la polizia, conducendola sulle scene dei crimini dopo il suo arresto.
Il giudice ha aggiunto che la mancanza di rimorso di Matsebula gli ha fatto temere che, in caso di pena leggera, potesse commettere reati simili in futuro.
Ha quindi ordinato che le due condanne vengano scontate in modo consecutivo a partire dal 28 ottobre 2008, data dell’arresto. (Fonti: times.co.sz, 22/11/2012)
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