GUANTANAMO. ‘SI’ AI RICORSI DEI DETENUTI NEI TRIBUNALI ORDINARI
12 giugno 2008: con 5 voti contro 4, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto costituzionale dei detenuti a Guantanamo Bay di ricorrere nei tribunali ordinari contro la propria detenzione.
Stabilendo che nel detenere i prigionieri a tempo indeterminato e senza imputazioni, il governo Usa sta violando i loro diritti, la Corte Suprema ha ribaltato la decisione presa da una Corte federale d'Appello, che aveva confermato la legittimità di una legge del Congresso che nel 2006 aveva definito le modalità dei processi militari.
La decisione della Corte Suprema potrebbe avere effetti immediati sui processi in programma a Guantanamo, tra cui quello ai presunti responsabili dell'11 Settembre, e sul futuro dei circa 270 detenuti ancora presenti nella base.
Si tratta della terza sconfitta dal 2004 per l'amministrazione Bush sul tema della legittimità dell'apparato giudiziario militare messo in piedi dopo l'11 settembre per detenere e processare presunti terroristi: già due volte in passato la Corte Suprema aveva stabilito che le persone detenute senza accusa a Guantanamo potessero rivolgersi ai tribunali ordinari per chiedere che il Governo giustificasse i motivi della detenzione.
Ogni volta, l’Amministrazione ed il Congresso, controllato all’epoca dai Repubblicani, avevano cambiato le regole per impedire ricorsi dei prigionieri nei tribunali ordinari.
L’odierna decisione dei giudici di Washington offrirà nuove armi agli oppositori di Guantanamo e anche ai due candidati alla Casa Bianca, John McCain e Barack Obama, che sono entrambi a favore della chiusura della prigione nella base militare Usa a Cuba. (Fonti: Ap, Corriere della Sera, 12/06/2008)
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