USA. CORTE SUPREMA BLOCCA ESECUZIONE IN FLORIDA
24 gennaio 2006: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso in extremis l'esecuzione in Florida di Clarence Hill, condannato a morte per l’omicidio di un poliziotto, avvenuto nel 1982.
I responsabili della Florida State Prison avevano ritardato l'esecuzione di oltre un'ora, in attesa della decisione della Corte Suprema.
Non e' chiaro se la sospensione sara' solo di breve durata, tuttavia “la Corte Suprema non si esprimerà fino a domani”, ha spiegato un portavoce del Dipartimento di Correzione della Florida.
I giudici di Washington stanno ora rivedendo gli appelli dei legali di Hill.
Gli avvocati sostengono che l’uomo sia affetto da ritardo mentale e non possa quindi essere giustiziato. La stessa Corte Suprema Usa ha infatti stabilito nel 2002 che l’esecuzione di persone con ritardi mentali costituisce una pene crudele e inusuale, ed è perciò incostituzionale. Hill contesta fra l'altro le modalita' dell'iniezione letale.
Prima dello stop imposto dalla Corte Suprema, le istanze della difesa erano state respinte da una Corte d'Appello federale.
Hill è stato condannato alla pena capitale per avere ucciso, il 19 ottobre 1982 a Pensacola, un agente di polizia, nel corso di una rapina in banca. Se l’esecuzione fosse stata praticata, Hill sarebbe stato il 61/o condannato messo a morte in Florida dal 1976, da quando cioè è stata messa fine ad una moratoria di 12 anni, e il 257/o da quando, nel 1924, lo Stato ha assunto dalle contee la responsabilita' delle esecuzioni. (Fonti: Cnn, 25/01/2006)
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