TEXAS (USA). ESECUZIONE SOSPESA PER ESAME RICORSO
19 gennaio 2006: la Corte d’Appello del Texas ha sospeso l’esecuzione del 27enne Julius Murphy, 24 ore prima che il condannato fosse sottoposto all’iniezione letale.
La Corte d’Appello ha ordinato ad un tribunale distrettuale dello Stato di esaminare il ricorso degli avvocati di Murphy, secondo cui l’uomo è affetto da ritardo mentale e non può quindi essere giustiziato.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito nel 2002 che l’esecuzione di persone con ritardi mentali costituisce una pene crudele e inusuale, ed è perciò incostituzionale.
Murphy è stato condannato a morte per l’omicidio di Jason Erie, 26 anni, avvenuto nel 1997 a Texarkana, Texas, nel corso di una rapina.
Il tribunale distrettuale – ha detto l’avvocato di Murphy, Kevin Dunn, può ora disporre un nuovo test IQ o utilizzare altri metodi per determinare il quoziente intellettivo del condannato.
L’iniezione letale di Murphy era la prima in programma quest’anno nel Texas, Stato che guida la classifica nazionale delle esecuzioni. Sono 355 i condannati giustiziati in Texas dal 1982, anno in cui lo Stato ha ripreso le esecuzioni, dopo che nel 1976 la Corte Suprema Usa ha riammesso la pena di morte.
Sono già 12 le esecuzioni in calendario quest’anno in Texas, che lo scorso anno ha messo a morte 19 prigionieri. (Fonti: Reuters, 19/01/2006)
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