PAKISTAN: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA EX MOGLIE
20 aprile 2025: Un giudice del distretto di Rawalpindi, in Pakistan, il 9 aprile 2025 ha condannato a morte un uomo per l’omicidio della ex moglie, cittadina statunitense, per una questione di proprietà del valore di miliardi di rupie. Il giudice Chaudhry Majid Hussain Ghadi ha condannato all’impiccagione Riazwan Habib Bangesh per l’omicidio della ex moglie Wajiha Swati, cittadina statunitense, avvenuto nell'ottobre 2021. L’uomo era già stato condannato a morte nel novembre 2022 ma aveva presentato ricorso all'Alta Corte di Lahore per un nuovo processo, poiché il suo team legale sosteneva che gli imputati non fossero stati ascoltati dal tribunale. Al termine del nuovo processo, il giudice ha confermato la condanna a morte per Riazwan, che avrebbe attirato Wajiha in Pakistan per una riconciliazione dopo il divorzio e poi l'avrebbe uccisa. Il condannato avrebbe seppellito il cadavere a casa del suo assistente Sultan a Lakki Marwat. Il tribunale ha inoltre imposto una multa di 500.000 rupie al condannato, oltre a imporre una pena detentiva aggiuntiva per il rapimento di Wajiha, l'occultamento del cadavere e l’alterazione delle prove. Il tribunale ha inoltre condannato il coimputato Sultan a sette anni di carcere e una multa di 100.000 rupie. La sentenza è stata annunciata alla presenza di tre diplomatici statunitensi e di un funzionario dell'FBI, che hanno espresso soddisfazione per l'esito processuale. Inizialmente, il condannato aveva denunciato la scomparsa di Wajiha alla polizia di Morgah a Rawalpindi, ma in seguito avrebbe confessato il crimine, durante l'interrogatorio. Dopo la sparizione della donna, suo figlio dagli Stati Uniti aveva presentato online una denuncia. Nel 2022, il giudice Chaudhry Majid Hussain Ghadi aveva condannato anche Hurriatullah, padre di Rizwan Habib. Hurriatullah è poi morto di malattia dopo aver ottenuto la libertà su cauzione. Le autorità statunitensi hanno monitorato il procedimento per tutta la durata del caso, sin dal 2021. Dopo il rimpatrio della salma in America, gli esperti forensi Usa hanno effettuato una seconda autopsia, attribuendo la morte della donna a torture. La pubblica accusa è stata svolta dal procuratore Iffat Sultana. (Fonte: Nation, 10/04/2025)
|