IRAQ: DUE CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN RELIGIOSO SCIITA NEL 1980
1 luglio 2025: Un tribunale penale iracheno il 30 giugno 2025 ha condannato a morte due uomini per il loro coinvolgimento nell'omicidio dell'eminente religioso sciita Mohammad Baqir al-Sadr e di sua sorella, nell’ambito della repressione del dissenso da parte dell'ex dittatore Saddam Hussein. Il Servizio di Sicurezza Nazionale iracheno ha comunicato il 30 giugno che il tribunale ha condannato Saadoun Sabri Jamil Jumaa al-Qaisi e Haitham Abdul Aziz Faiq per aver preso parte all’omicidio, che prese di mira anche membri del Partito Islamico Dawa e altri civili. La dichiarazione ha descritto la sentenza come parte di un più ampio impegno dell'Iraq in materia di giustizia di transizione, aggiungendo che l'agenzia aveva arrestato i sospettati e condotto indagini sotto la supervisione giudiziaria. Mohammad Baqir al-Sadr era un noto religioso sciita e dissidente politico in Iraq, noto per la sua opposizione all'ex regime Ba'ath. La sua resistenza si rafforzò dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran, che fece aumentare le preoccupazioni di Saddam riguardo a una potenziale rivolta in Iraq. Quando l'allora governo di Baghdad adottò una stretta sugli attivisti sciiti nel 1980, Sadr e sua sorella Bint al-Huda – studiosa e attivista religiosa nota per la sua aperta opposizione al regime Ba'ath – furono arrestati. Secondo quanto riferito, subirono torture prima della loro esecuzione mediante impiccagione, avvenuta l'8 aprile 1980. Le autorità si rifiutarono di consegnare i loro corpi, temendo che le loro tombe potessero fungere da riferimenti per la resistenza. Sadr era il suocero dell'influente religioso sciita Muqtada al-Sadr. L'esecuzione di Sadr intensificò il dissenso contro Saddam, innescando movimenti che giocarono un ruolo significativo nel successivo crollo del regime Ba'ath. (Fonte: Press Tv, 30/06/2025)
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