IRAN - Iranians Rally in Stockholm in Protest to Hamid Nouri's Release, June 16 2024

IRAN - Manifestazione di esuli iraniani a Stoccolma contro il rilascio di Hamid Nouri

17 giugno 2024:

17/06/2024 - IRAN. Manifestazione di esuli iraniani a Stoccolma contro il rilascio del criminale di guerra Hamid Nouri
Gli iraniani residenti in Svezia si sono riuniti domenica davanti al Ministero degli Affari Esteri per protestare contro il rilascio di un funzionario iraniano che stava scontando una condanna all'ergastolo per crimini di guerra.
Hamid Nouri, in carcere per il suo coinvolgimento nel massacro di migliaia di prigionieri politici iraniani nel 1988, è stato rilasciato nel fine settimana in cambio di due cittadini svedesi, uno dei quali era un diplomatico dell'UE accusato di spionaggio per Israele.
La protesta ha anche evidenziato il caso di Ahmadreza Jalali, un iraniano-svedese che è stato escluso dallo scambio di prigionieri e che rimane nel braccio della morte in Iran.
Tra gli oratori della manifestazione c'era anche la moglie di Jalili, Vida Mehrannia, che ha criticato il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson per aver accettato lo scambio, che non fa altro che rafforzare la politica iraniana di presa di ostaggi.
"Il governo svedese ha affermato che la Repubblica islamica non è disposta ad accettare lo scambio di Ahmadreza Jalali. Come mai, allora, il governo svedese era disposto a rilasciare un terrorista?".
La protesta a Stoccolma fa parte di un'ondata di dissenso più ampia: molti temono che questi scambi possano incoraggiare il governo iraniano a usare la presa di ostaggi come strumento diplomatico.
Non si sa quanti cittadini con doppia nazionalità siano detenuti in Iran, ma all'inizio del mese è stato rivelato che una donna britannico-iraniana è l'ultima ad essere stata rinchiusa nella prigione di Evin con accuse inventate.
Nasrin Roshan è stata arrestata mentre tornava in Gran Bretagna con l'accusa di aver protestato contro il governo all'estero e condannata a tre anni di carcere.
Proprio l'anno scorso, gli Stati Uniti hanno scambiato cinque iraniani per la restituzione di 6 miliardi di dollari di fondi iraniani congelati in Corea del Sud, legittimando ulteriormente la politica iraniana di presa di ostaggi.

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