USA, È BOOM DI OMICIDI: AUMENTATI DI 5 MILA NELL’ANNO DELLA PANDEMIA
30 ottobre 2021: Valerio Fioravanti su Il Riformista del 29 ottobre 2021
Negli Stati Uniti è successo qualcosa di particolare: nell’anno del Covid, il 2020, ci sono stati 5.000 omicidi in più rispetto all’anno precedente. E nei primi sei mesi del 2021 si è registrato un ulteriore aumento del 10%. In Italia invece gli omicidi sono diminuiti. C’entra il lock down. Ma forse c’entra anche Black Lives Matter. Da quando Nessuno tocchi Caino è stata fondata 28 anni fa, ha sempre tenuto un occhio particolare sugli Stati Uniti. Non per un pregiudizio ideologico antiamericano, ma perché studiare gli errori di una democrazia è più interessante che studiare gli errori di una dittatura. E illudersi che il crimine si possa contrastare solo inasprendo le pene e costruendo più carceri, o bracci della morte, è sicuramente un errore. Anche qui, non per motivi ideologici, ma perché non funziona. Che non funzioni gli americani lo sanno, visto che glielo dice ogni anno l’FBI, che compila un dettagliatissimo rapporto, Uniform Crime Report, sui crimini compiuti nella nazione. Verrebbe da dire che è un rapporto “bellissimo”, ma sarebbe equivoco. L’argomento non è bello per niente: omicidi, stupri, rapine, ferimenti, aggressioni. Ma la mole di dati fornita al pubblico, la completa trasparenza e accessibilità, l’analisi imparziale, la meticolosità con cui vengono raccolti i dati da tutte le stazioni di polizia della sterminata nazione, quella sì è “bellissima”. In Italia e in Europa non abbiamo niente del genere. Noi abbiamo solo rapporti stringati, di poche pagine. Per qualche motivo noi consideriamo l’argomento disturbante, e i dati sono di pertinenza dei “professionisti”, al massimo di qualche sociologo, non certo da diffondere tra i normali cittadini. Uniform Crime Report invece è costituito da centinaia di pagine dove dentro c’è tutto ciò che in qualche misura costituisce “crimine”, dalle violazioni del codice della strada fino agli omicidi involontari, preterintenzionali, per legittima difesa, “giustificati” (sotto questa definizione vanno gli omicidi commessi dalla polizia) fino agli “aggravati”. Ci sono dati sulle vittime e sui perpetratori, divisi per età, sesso, etnia, livello di istruzione, eccetera. Per motivi di spazio ora parliamo solo di omicidi. Nel 2019 erano stati 16.500, nel 2020 sono aumentati del 29% e sono arrivati a 21.500. Nei primi sei mesi del 2021 stanno ancora aumentando del 10% rispetto al record del 2020. In Italia il totale di omicidi, secondo la Polizia, è sceso dai 315 nel 2019 ai 271 del 2020, e nei primi sei mesi di quest’anno il trend è ulteriormente in calo. Ricordiamoci che gli Usa hanno 330 milioni di abitanti, l’Italia ne ha 60. Noi siamo 5,5 volte di meno. I nostri omicidi nel 2020 sono stati 80 volte di meno. I dati dell’FBI affermano che il picco di omicidi Usa è emerso per la prima volta la scorsa estate, apparentemente senza una chiara correlazione con le politiche o le condizioni locali. Contemporaneamente è diminuita la frequenza di molti altri tipi di reati “minori”, complicando ulteriormente l’analisi. In generale nelle città con più di 100.000 abitanti si è registrato un aumento degli omicidi del 35%. Alcune città stanno battendo tutti i record negativi, con dozzine di persone uccise ogni fine settimana a Chicago, o Milwaukee e Austin. Oakland, in California, la settimana scorsa ha superato i 100 omicidi dall’inizio dell’anno. L’FBI ha segnalato una doppia coincidenza: gli omicidi sono aumentati quando le comunità hanno iniziato ad allentare le chiusure dovute al Covid, e in tutto il Paese si sono intensificate le proteste contro la polizia per l’uccisione di George Floyd, e le richieste del movimento Black Lives Matter di ridurre i finanziamenti alla polizia, o di trasformarla in una specie di protezione civile. Gli analisti suppongono che gran parte dell’aumento sia correlato alla tensione economica, sociale ed emotiva della pandemia, e le chiusure di imprese e scuole sembrano aver avuto un impatto significativo, così come le interruzioni dei servizi comunitari che assistono coloro che sono a rischio di commettere reati. Tra le concause gli esperti hanno anche indicato un ridimensionamento della polizia proattiva e una delegittimazione delle forze dell’ordine in alcune comunità. Ecco… Nessuno tocchi Caino di solito si fa un vanto di elaborare analisi serie… ma stavolta deve far notare la definizione “ridimensionamento della polizia proattiva” ... Sembra vogliano dire che la polizia è permalosa, e dopo le critiche ricevute da Black Lives Matter, non interviene e lascia correre... e, viceversa, quando ti spara (perché negli Usa la polizia uccide in media 1.500 cittadini l’anno) è per la sua “proattività”!
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