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Stanislau Kostseu (sin) e suo fratello Illia |
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BIELORUSSIA: GRAZIATI DA LUKASHENKO DUE FRATELLI CHE ERANO STATI CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO
3 maggio 2021: Due fratelli che erano stati condannati a morte in Bielorussia sono stati graziati dal presidente Alyaksandr Lukashenko, ha riferito il centro per i diritti umani Viasna il 30 aprile 2021. Si tratta di Illya Kostseu (21 anni) e Stanislau Kostseu (19 anni), che erano stati condannati alla pena capitale il 10 gennaio 2020 dal tribunale regionale di Mahiliou per l’omicidio di una loro ex insegnante e per l’incendio della sua casa. “Il 30 aprile, l'amministrazione del Centro di detenzione preventiva n. 1 di Minsk, che ospita l'unico braccio della morte del Paese, ha rifiutato di accettare un pacco dalla famiglia dei prigionieri, affermando che la prigione aveva ricevuto un documento relativo alla grazia dall’Ufficio presidenziale. Di conseguenza, i due prigionieri non resteranno nel braccio della morte, ma dovrebbero essere trasferiti in una normale prigione a Zhodzina”, si legge nel comunicato. Va notato che la famiglia non ha ricevuto alcun documento ufficiale che confermi queste informazioni. Nel maggio 2020 la Corte Suprema aveva confermato le condanne a morte dei due fratelli Kostseu, che in seguito avevano chiesto la grazia al presidente Lukashenko. La Bielorussia è rimasto l'unico paese in Europa che applica ancora la pena capitale. L'Occidente ha ripetutamente invitato le autorità bielorusse ad aderire alla moratoria globale come primo passo verso l'abolizione della pena di morte. Il numero esatto delle esecuzioni praticate in Bielorussia è sconosciuto, nonostante i difensori dei diritti umani locali e i giornalisti lavorino per portare alla luce informazioni sulle condanne a morte e sulle esecuzioni. Secondo il ministero della Giustizia bielorusso, 245 persone sono state condannate a morte nel Paese dal 1994 al 2014. Le ONG per i diritti umani ritengono che circa 400 persone siano state giustiziate da quando il Paese ha ottenuto l’indipendenza nel 1991. Sempre secondo gli attivisti per i diritti umani, Alyaksandr Lukashenko aveva finora concesso la grazia a un solo condannato a morte nel corso della sua presidenza. (Fonti: Belsat, 30/04/2021)
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