PAKISTAN: UCCISO IN TRIBUNALE MUSULMANO ACCUSATO DI BLASFEMIA
29 luglio 2020: Un giovane musulmano pakistano è entrato in un'aula di tribunale a Peshawar il 29 luglio 2020 e ha ucciso con un’arma da fuoco un altro musulmano sotto processo per blasfemia, ha detto un funzionario della polizia. L'aggressore, identificato come Khalid Khan, è riuscito a entrare nel tribunale nonostante le alte misure di sicurezza. Dopo aver commesso l’omicidio, l’aggressore è stato subito arrestato. L'uomo che era sotto processo, Tahir Shamim Ahmad, aveva affermato di essere il profeta dell'Islam ed era stato arrestato due anni fa con l'accusa di blasfemia, secondo il funzionario di polizia Azmat Khan. Ahmad è morto prima che potesse essere trasportato in ospedale. La blasfemia è una questione estremamente controversa in Pakistan, paese in cui le persone accusate di questo “crimine” possono essere condannate all'ergastolo o a morte. Tuttavia in Pakistan spesso la folla o singole persone si fanno giustizia da sole. Mentre le autorità pakistane devono ancora eseguire una condanna a morte per blasfemia, anche la semplice accusa può provocare disordini nel Paese. Gruppi nazionali e internazionali per i diritti umani sostengono che le accuse di blasfemia siano spesso utilizzate per intimidire minoranze religiose e colpire avversari personali. (Fonti: AP, 29/07/2020)
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