CALIFORNIA (USA): IL CORONAVIRUS HA CAUSATO 39 MORTI NELLE PRIGIONI DELLO STATO
22 luglio 2020: Il coronavirus ha causato 39 morti nelle prigioni della California, denuncia il giornale San Francisco Examiner il 19 luglio 2020. L’articolo critica il governatore Gavin Newsom per il poco che sta facendo per affrontare l’epidemia di COVID-19 nelle carceri dello stato. L’articolo ricorda le parole con cui Newsom, nel marzo 2019 aveva firmato un ordine esecutivo che metteva in moratoria le esecuzioni nello stato: "Le condanne a morte sono applicate in modo diseguale e ingiusto a persone di colore, persone con disabilità mentali e persone che non possono permettersi costose rappresentanze legali. Fin che dura il mio mandato, non autorizzerò nessuna esecuzione". Tuttavia, scrive il giornale, nel mezzo di una pandemia globale, la detenzione è diventata una condanna a morte crudele e applicata in modo casuale. Al 17 luglio nelle carceri della California sono già morte 39 persone. Per fare un confronto, tra il 1978 e il 2006 nel braccio della morte dello stato sono state compiute 13 esecuzioni. La California ha il sistema carcerario più popoloso del paese: 240.000 persone sono rinchiuse nelle carceri statali, locali, o nei centri di detenzione per immigrati. È confermato che i casi di positività al Coronavirus sono almeno 6.000, cifra che nella realtà è probabilmente molto più alta, visto il basso numero di tamponi effettuati. A San Quintino, dove tra l’altro è ospitato anche il braccio della morte, i detenuti positivi sono oltre 1.100, e 12 le morti accertate. La percentuale di positivi in carcere è 125 volte più alta rispetto alla popolazione “fuori”. Da mesi, le associazioni per i diritti umani stanno chiedendo al governatore Newsom di ridurre drasticamente la popolazione carceraria della California. Ma le scarcerazioni sono state troppo poche. Dopo 6 mesi di pandemia, il sistema carcerario opera ancora al 118% della sua capacità. Il 10 luglio l’Amministrazione Penitenziaria ha annunciato che avrebbe scarcerato 8.000 persone dalle carceri più colpite da COVID-19. Tuttavia, tali scarcerazioni rappresentano meno del 5% della popolazione carceraria dello stato, molto al di sotto delle riduzioni raccomandate da Amend, un gruppo di consulenti sanitari per il sistema carcerario, e i requisiti fissati dall’Amministrazione per le scarcerazioni sono troppo severi, ed escludono troppo persone. Tali gesti superficiali non possono rallentare un virus pandemico. Il governatore Newsom e l’Amministrazione Penitenziaria devono iniziare scarcerazioni di massa, senza precedenti, per proteggere coloro che possono ancora essere protetti, e porre fine a questa nuova crudele pena di morte. Agire in ritardo sarà comunque sempre meglio che non agire per niente, conclude l’articolo. (Fonti: San Francisco Examiner, 19/07/2020)
|