USA - La giudice federale Jane E. Magnus-Stinson ha sospeso l’esecuzione federale di Daniel Lewis Lee
10 luglio 2020: Su richiesta dei familiari delle vittime, la giudice federale Jane E. Magnus-Stinson ha sospeso l’esecuzione federale di Daniel Lewis Lee, che era fissata per il 13 luglio alle 4 del pomeriggio nel braccio della morte del penitenziario di Terre Haute, in Indiana. Lee, ora 47 anni, bianco, è stato condannato a morte il 13 maggio 2002 (vedi) con l’accusa di aver ucciso, nel gennaio 1996, in Arkansas, William Mueller, la moglie Nancy Mueller, e la figliastra Sarah Powell, di 8 anni. Lee, un “suprematista bianco” assieme ad un complice, il coetaneo, Chevie O'Brien Kehoe, aveva rapinato il proprietario di un negozio di armi in Arkansas, William Mueller, e per farsi dire dove, oltre alle armi, Mueller nascondesse anche denaro e gioielli, l’intera famiglia venne torturata a morte e poi gettata in un lago, da dove venne ripescata circa sei mesi dopo. Il furto di molte armi, e il fatto che tali armi sembra fossero destinate alla “Repubblica del Popolo Ariano”, un gruppo neonazista fondato da Kehoe, hanno dato origine ad un processo federale invece che a un “normale” processo per triplice omicidio. Per altro, Kehoe, considerato non solo il capo del gruppo, ma anche colui che aveva materialmente sparato alla bambina dopo che Lee si era rifiutato di farlo, non è stato condannato a morte, ma a tre ergastoli senza condizionale. Secondo gli osservatori del processo dell’epoca, la disparità di trattamento derivava in parte dal fatto che Kehoe avesse un “aspetto migliore” rispetto al coimputato Lee, che aveva perso un occhio in una lite, e aveva un tatuaggio runico sul collo. I familiari delle vittime, Earlene Branch Peterson, 81 anni, madre di Nancy Mueller e nonna di Sarah Powell, Kimma Gurel, 61 anni, sorella di Nancy e zia di Sarah, e Monica Veillette, 43 anni, nipote di Nancy e cugina di Sarah, per quanto elettrici di Trump, si erano sempre dette contrarie all’esecuzione, in nome del fatto che Nancy era contraria alla pena di morte. Hanno dichiarato alla stampa che il governo federale ha comprato per loro i biglietti aerei per il viaggio, e previsto l’alloggio in albergo. Il loro intervento, reclamando il “diritto ad assistere all’esecuzione”, ma anche il “diritto alla salvaguardia della propria salute”, sembra essere in qualche misura strumentale, considerato che anche recentemente hanno dichiarato pubblicamente di essere favorevoli ad un provvedimento di clemenza per Lee. Di fatto la giudice federale Magnus-Stinson ha accolto la loro richiesta. In passato la Magnus-Stinson aveva espresso perplessità sul fatto che dei due coimputati, quello che era chiaramente il leader aveva ottenuto una condanna minore rispetto a Lee, che tra i due sembrava essere decisamente meno determinato. Appreso della sospensione, i familiari delle vittime se ne sono dette soddisfatte e hanno dichiarato che il governo “stia dalla loro parte non presentando ricorso”. Il Procuratore Generale degli Stati Uniti, William P. Barr, ha invece subito dopo preannunciato ricorso.
https://www.nytimes.com/2020/07/10/us/politics/first-federal-execution-delay.html (Fonti: New York Times, keyt.com, 10/07/2020)
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