IRAN: CONDANNA A MORTE ‘DEFINITIVA’ PER DJALALI
5 febbraio 2018: I tentativi di revocare la condanna a morte del professore Djalali nei tribunali iraniani hanno fallito, secondo l'avvocato dell'uomo. La condanna a morte di Ahmadreza Djalali, che ha la residenza in Svezia, è stata contestata da numerose organizzazioni importanti, tra cui Amnesty International, ONU e Ministero degli Esteri svedese. Specialista nel miglioramento delle risposte di emergenza degli ospedali al terrorismo e a diverse minacce, Djalali, 45 anni, è stato condannato per spionaggio a favore di Israele. Padre di due figli, Djalali è stato arrestato durante un viaggio in Iran nell'aprile del 2016. È stato dichiarato colpevole nell'ottobre dello scorso anno di aver passato informazioni sugli scienziati nucleari iraniani all'agenzia di intelligence del Mossad. Sia un primo appello a dicembre che un'ulteriore richiesta di revocare la condanna sono stati respinti, con il suo avvocato che ha ora definito la sentenza come "definitiva". "Questa volta la sentenza è definitiva. E’ stato confermato che la pena di morte può essere eseguita e questo può accadere in qualsiasi momento", ha detto a Le Soir. Si ritiene che Djalali, detenuto nella prigione di Evin, soffra di un possibile tumore, ma i tentativi di ottenere assistenza medica sono stati finora respinti. (Fonti: thenational.ae, 05/02/2018)
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