USA: LA PENA DI MORTE NON PROTEGGE I POLIZIOTTI
12 settembre 2017: Uno studio del DPIC evidenzia che la pena di morte non protegge i poliziotti. Il Death Penalty Information Center, probabilmente la più importante organizzazione statunitense contro la pena di morte, ha esaminato le statistiche ufficiali degli omicidi di poliziotti avvenuti tra il 1987 e il 2015, ed ha rilevato che gli stati dove la pena di morte è in vigore hanno un numero di poliziotti uccisi più alto rispetto agli stati senza pena di morte. DPIC ha creato una terza posizione, quella degli stati “in transizione”, ossia gli stati che hanno abolito la pena di morte dal 2000 ad oggi. Per motivi che lo studio non spiega, sono questi gli stati (Connecticut, New Jersey, Delaware, New York, Illinois, New Mexico e Maryland) che hanno una più bassa percentuale (rispetto alla popolazione) di poliziotti uccisi. Secondo lo studio, tra il 1987 e il 2015 negli Stati Uniti sono stati uccisi 1.599 poliziotti in servizio. Di questi, 1.227 in stati con la pena di morte, 171 in stati senza pena di morte, e 201 in stati “in transizione”. Quanto agli omicidi generalmente intesi, nello stesso arco di tempo negli Usa sono stati 526.064. Di questi, 374.814 in stati con la pena di morte, 51.528 in stati senza pena di morte, e 99.722 in stati “in transizione”. Questi dati ovviamente vanno messi in relazione alle popolazioni dei relativi stati e dei relativi blocchi in cui lo studio li suddivide. Fatto questo scorporo, il cosiddetto “tasso di omicidi” per quel che riguarda i poliziotti è, nel complesso degli Usa, di 0,195 per milione di abitanti. Negli stati con la pena di morte è 0,218. Negli stati senza pena di morte è 0,159, e negli stati in transizione è 0,136. Il “tasso di omicidi” “normali”, sempre 1987/2015, è, nel complesso degli Usa, di 6,424 ogni 100.000 abitanti. Negli stati con la pena di morte è 6,646, negli stati senza è 4,788, e negli stati in transizione è 6,767. I dati provengono da “FBI Uniform Crime Reports ("UCR")” e da “FBI annual data on Law Enforcement Officers Killed & Assaulted, Officers Feloniously Killed ("LEOKA reports")”. Il direttore del DPIC, Robert Dunham, ha riassunto i dati sostenendo che non ci sia nessuna prova che la pena di morte funga da deterrente né negli omicidi “normali”, né in quelli di poliziotti. Anzi al contrario, sembra che negli stati dove è in vigore la pena di morte i poliziotti vengano uccisi più spesso. “Anche questo è un argomento da tenere presente nel dibattito sulla pena di morte”. (Fonti: DPIC, 12/09/2017)
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