BIELORUSSIA: CONDANNATO A MORTE PER TRE OMICIDI
16 febbraio 2016: la Bielorussia ha condannato a morte un uomo accusato di aver ucciso tre persone, il giorno dopo che l'Unione Europea ha annunciato come in via di eliminazione le sanzioni contro il paese ex sovietico per una migliore situazione dei diritti umani.
Si tratta della terza condanna a morte emessa in Bielorussia dal novembre 2015.
L'uomo di 32 anni, il cui nome non è stato rivelato, è stato condannato da un tribunale di Minsk, che lo ha riconosciuto colpevole di cinque crimini, inclusi tre omicidi, ha annunciato Yulia Liaskova, portavoce dell'alta corte bielorussa.
Questi crimini sono stati "commessi con particolare crudeltà," ha detto.
Gli altri due recenti casi capitali in Bielorussia risalgono a gennaio, quando Gennadi Yakovitsky, 49 anni, è stato condannato per aver ucciso il suo compagno e novembre, quando Ivan Kulesh, 29 anni, è stato giudicato colpevole di aver ucciso tre commesse.
Quest’ultima condanna a morte è arrivata dopo che i ministri degli esteri dell'UE hanno concordato il 15 febbraio di togliere quasi tutte le sanzioni contro la Bielorussia, comprese quelle contro il presidente Alexander Lukashenko, dopo i miglioramenti nella situazione dei diritti umani nel Paese.
Il capo degli affari esteri della UE, Federica Mogherini, ha dichiarato che la Bielorussia "sta mostrando un trend positivo che vogliamo incoraggiare."
Allo stesso tempo, l'Unione Europea è contraria alla pena di morte e l'abolizione della pena capitale costituisce una pre-condizione affinché un Paese diventi membro del blocco.
Più di 400 persone sono state condannate a morte in Bielorussia dagli anni ‘90, secondo le stime di gruppi per i diritti umani. (Fonti: Agence France-Presse, 17/2/2016)
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