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Poliziotto davanti al tribunale di Città Ho Chi Minh |
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VIETNAM: POSSIBILE RIDUZIONE DEI REATI CAPITALI
24 marzo 2015: il Ministero della Giustizia vietnamita ha proposto l'abolizione della pena di morte per una serie di reati tra cui rapina e spaccio di eroina, sostituendola con l’ergastolo.
Il Vice ministro della giustizia Dinh Trung Tung ha detto ai legislatori in occasione di un meeting che il codice penale è in via di modifica per renderlo più umano e rafforzare la deterrenza.
"Applicheremo la pena di morte solo per reati particolarmente gravi", ha detto, suggerendo che essi includono omicidi efferati, omicidi con stupro o rapina, omicidi di primo grado e crimini che minacciano seriamente lo sviluppo umano e l'ordine pubblico, come la corruzione.
Il Ministero prevede di abolire la pena di morte per reati come la rapina, distruzione di costruzioni e materiali rilevanti per la sicurezza nazionale, disobbedienza agli ordini delle autorità', resa ai nemici del Paese, rottura della pace, causare guerre di invasione e altri crimini di guerra.
Per quanto riguarda i reati legati alla droga, il Ministero prevede di mantenere la pena di morte solo per il traffico.
Altre azioni compresi lo spaccio e il possesso di droga comporteranno come pena massima l’ergastolo.
Secondo Tran Van Do, ex giudice presso la Corte Suprema del Popolo, le punizioni severe da sole non ridurranno i crimini.
"La cosa più importante in materia di giustizia penale è guidare le persone a comportarsi bene."
Do si è riferito al più grande processo in Vietnam per traffico di droga, risalente allo scorso giugno, in cui 29 persone sono state condannate a morte.
Ha detto che se le leggi fossero state applicate rigorosamente, 60 persone avrebbero ricevuto la condanna a morte.
"Non sarebbe stato un processo. Sarebbe stato un massacro.” Nguyen Tat Vien, membro del Comitato Direttivo Centrale per la Riforma della Giustizia, ha detto che il sistema legale punitivo del Vietnam è troppo duro, ma non necessariamente efficace.
"La condanna a morte toglie il diritto di vivere, il diritto più importante di una persona. Toglie anche la possibilità di fare del bene e, nel caso, di dimostrare la propria innocenza.
"E’ necessario ridurre l'effetto delle condanne a morte."
I minori, le donne incinte e le donne con bambini sotto i tre anni non possono essere condannati a morte. Il Ministero prevede di aggiungere alla lista le persone di 70 anni e più.
I funzionari presenti alla riunione, che si è tenuta nella provincia di Hoa Binh vicino ad Hanoi, in gran parte hanno condiviso le proposte, precisando tuttavia che la punizione per la corruzione dovrebbe restare severa per guadagnare la fiducia dell’opinione pubblica.
Per tutelare i diritti umani, Tung ha detto che il Ministero prevede di aggiungere tre nuovi reati al codice penale: violazione dei diritti di voto dei cittadini, distorsione dei risultati di sondaggi di opinione, violazione della libertà di parola e di manifestazione.
Il nuovo codice penale dovrebbe inoltre rendere più dure le pene per violazione della libertà religiosa.
Il Vietnam è passato dal metodo della fucilazione a quello dell’iniezione letale nel novembre 2011, tuttavia la mancanza dei farmaci necessari per l'iniezione letale fa sì che i prigionieri del braccio della morte non sappiano quando saranno uccisi, il che secondo molti è peggio della morte. (Fonti: Thanh Nien News, 25/03/2015)
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