PAKISTAN: UOMO CONDANNATO A MORTE PER BLASFEMIA
20 marzo 2015: un tribunale del distretto pakistano di Lahore ha condannato a morte un uomo per blasfemia.
Liaquat Ali era stato arrestato nel 2012 dopo essere stato denunciato da un leader religioso dell’area di Mughalpura. Il coimputato di Ali, Abdul Shakoor, è stato assolto.
Tradizionalmente, le leggi sulla blasfemia in Pakistan consideravano un crimine l’insultare le convinzioni religiose o distruggere oggetti religiosi e luoghi di culto, reati punibili con pene detentive fino a 10 anni.
Nel 1986, un emendamento (295-C) alla legge ha reso le offese contro il profeta Maometto un reato capitale. Gruppi per i diritti umani, come la Commissione per i Diritti Umani del Pakistan, fa notare che la maggior parte di coloro che sono accusati di blasfemia avrebbero dissacrato il Corano, inoltre i critici denunciano che la legge viene spesso utilizzata per scopi vendicativi. (Fonti: jurist.org, 20/03/2015)
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