USA: PUBBLICATA LA NUOVA EDIZIONE DI ‘DEATH ROW USA’ AGGIORNATO AL 1° GENNAIO 2014
3 luglio 2014: l’ormai tradizionale rapporto trimestrale curato dal Legal Defense Fund del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) registra che alla data del 1° gennaio 2014, i detenuti nei bracci della morte Usa erano 3.070, 55 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente.
Dal 2000, il numero complessivo dei detenuti dei bracci della morte Usa è diminuito del 16%.
Il braccio della morte più popoloso rimane, come ormai da moltissimi anni, quello della California (742), seguito da quello della Florida (410), del Texas (278), dell’Alabama (198) e della Pennsylvania (193).
Gli altri bracci della morte che superano i 100 detenuti sono quelli di North Carolina (159), Ohio (144) e Arizona (124). Oltre 50 detenuti sono nei bracci della morte di Georgia (94), Louisiana (88), Nevada (80), Tennessee (76) e il braccio della morte federale di Terre Haute in Indiana (59). Divisi per razze, nei bracci della morte ci sono 1.323 bianchi (43,09%), 1.284 neri (41.82%), 388 ispanici (12.64%), 44 asiatici (1.43%), 30 Nativi Americani (Pellerossa) (0,98%), e 1 detenuto di razza indeterminata (0.03%).
Divisi per sesso, i detenuti sono 3.010 maschi (98.05%) e 60 femmine (1,95%).
Il rapporto contiene anche altre informazioni sulle esecuzioni. Dal 1976 al 1° gennaio 2014 sono state giustiziate 1359 persone. Queste erano 764 di razza bianca (56,22%), 467 di razza nera (34,36%), 105 di razza ispanica (7,73%), 16 di razza pellerossa (1,18%) e 7 di razza asiatica (0,52%).
Divise per sesso, le persone giustiziate erano 1346 maschi (99,04) e 13 femmine (0,96%).
Le 1359 persone giustiziate erano state condannate per un totale di 2005 omicidi. Di questo omicidi, 1352 erano stati contro bianchi (76,41%), 300 contro neri (14,96%), 130 contro ispanici (6,48%), 38 contro asiatici (1,90%) e 5 contro pellerossa (0,25%).
Gli analisti del NAACP notano che a livello nazionale, circa metà degli omicidi hanno come vittime persone di razza nera, e che la percentuale di persone condannate a morte per aver ucciso un nero (circa 15%) denota una sproporzione generata da motivi razziali. Dei 2005 omicidi puniti con l’esecuzione, 1026 erano stati contro maschi (51,17%) e 979 contro femmine (48,83%). Il rapporto contiene anche altri dati, compresa una breve trattazione dei più recenti sviluppi legislativi circa la pena di morte. (Fonti: DPIC e naacpldf.org, 03/07/2014)
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