INDIA: CORTE SUPREMA COMMUTA CONDANNA A MORTE DI UN POLIZIOTTO
2 luglio 2014: la Corte Suprema indiana ha commutato in ergastolo la condanna a morte inflitta a un agente di polizia per aver ucciso la moglie e due figlie dando però indicazione che il condannato avrebbe dovuto scontare almeno 30 anni in prigione.
I giudici Sudhansu Jyoti Mukhopadhaya e Dipak Misra hanno commutato la condanna a morte di Amar Singh Yadav perché il caso non rientrava nella categoria del “più raro dei rari”.
Secondo l’accusa, Yadav aveva avuto una relazione illecita con altre due donne, il che aveva provocato continui litigi con la moglie. Un giorno, ha caricato moglie e figli su un furgone con il pretesto di fare shopping e ha incendiato il veicolo con l’intenzione di bruciare tutti gli occupanti. La moglie e due figlie sono morte in ospedale a seguito delle ferite riportate nell’incendio.
La corte di primo grado aveva condannato a morte l’uomo e l’Alta Corte di Allahabad aveva confermato la condanna.
Nel commutare la condanna a morte, la Corte Suprema ha detto che “non c’è motivo di ritenere che l’imputato non possa essere riformato o riabilitato”. (Fonti: PTI, 02/07/2014)
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