BANGLADESH: TRENTA CONDANNATI A MORTE GRAZIATI DAL 2001 AL 2013
5 marzo 2014: il Ministro dell’Interno del Bangladesh Asaduzzaman Khan Kamal ha reso noto che un totale di 30 persone, condannate a morte dal 2001 a oggi, ha beneficiato della clemenza dei vari Presidenti che si sono succeduti negli anni. Il Ministro ha fornito la cifra in Parlamento in risposta a un’interrogazione presentata da Peer Fazlur Rahman del Partito Jatiya.
Dei 30 detenuti nel braccio della morte, 23 sono stati liberati, mentre la pena capitale di sei è stata commutata in ergastolo e uno l’ha avuta commutata in 10 anni di reclusione.
Durante il Governo del BNP-Jamaat dal 2001 al 2006, il Presidente ha concesso la grazia a un condannato a morte e commutato in ergastolo la pena di un altro nel 2005.
Altri due condannati a morte hanno ottenuto la clemenza durante il governo di transizione del 2007-2008 sostenuto dai militari. Le loro condanne a morte sono state commutate in ergastolo nel 2007.
Tra il 2009 e il 2013, nel corso del mandato della Awami League, l’allora Presidente Zillur Rahman ha concesso la grazia a 22 persone, mentre tre pene capitali sono state commutate in ergastolo e una in 10 anni di reclusione. Dei 22 graziati, 21 erano stati condannati a morte in un singolo caso di omicidio nel 2010. L’Awami League è il partito attualmente al Governo nel Paese, dopo aver vinto la maggioranza alle elezioni parlamentari del gennaio 2014.
In base all'Articolo 49 della Costituzione, il Presidente ha il potere di concedere la grazia, sospendere e commutare qualsiasi pena o condanna emessa da un tribunale, giudice o altra autorità.
Nell’aprile 2012, l'Alta Corte ha detto in un verdetto che i poteri del Presidente in materia di grazia o clemenza devono essere esercitati in modo equo e secondo principi rilevanti di obiettività.
Al 6 novembre 2013, c'erano 1.102 detenuti nei bracci della morte in Bangladesh. (Fonti: thedailystar.net, 06/03/2014)
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