COLORADO (USA): PADRE DELLA VITTIMA CONTRARIO ALLA CONDANNA CAPITALE
6 gennaio 2014: il padre di un agente ucciso chiede che in Colorado non venga chiesta la pena di morte per Edward Montour, e il denaro che così si risparmierebbe venga utilizzato meglio.
Sono iniziate oggi le operazioni di selezione della giuria popolare per il processo contro Edward Montour.
Montour, 46 anni, pellerossa/ispanico, è accusato, ed ha confessato, di aver ucciso, nell’ottobre 2002, il supervisore della cucina del penitenziario di Limon, Eric Autobee, di 23 anni.
Montour era in carcere per l’uccisione, a seguito di maltrattamenti, della figlia di 11 settimane, Taylor.
La bambina morì il 31 marzo 1997 per emorragie interne e frattura del cranio. Nel processo del 2003, Montour aveva confessato l’omicidio, dicendo di averlo commesso per guadagnare il rispetto dei compagni di detenzione. Il giudice Paul King della Douglas County District Court aveva poi emesso la condanna a morte.
Il 24 aprile 2007 la Corte Suprema di stato aveva annullato la condanna a morte (non il verdetto di colpevolezza) di Montour perché la condanna era stata decisa da giudici, e non da una giuria popolare. La legge allora in vigore in Colorado prevedeva che nel caso un imputato si dichiarasse colpevole, venissero saltate le normali fasi processuali davanti ad una giuria popolare e si passasse direttamente alla determinazione della pena da parte di una corte composta solo da giudici.
La Corte Suprema ritenne incostituzionale tale meccanismo, che privava l’imputato di un diritto garantito a tutti gli altri imputati, ossia quello di essere giudicato “da una giuria di pari”.
Montour nel frattempo ha chiesto di poter ritirare la sua dichiarazione di colpevolezza e sostituirla con un’altra di non-colpevolezza per motivi di insanità mentale. Dopo una serie di ricorsi contro questa nuova posizione oggi sono iniziate le operazioni preliminari di selezione di una giuria popolare. Lo scorso aprile il procuratore distrettuale George Brauchler aveva annunciato che avrebbe chiesto la pena di morte. Già all’epoca il padre della vittima, Bob Autobee, aveva chiesto al procuratore di riconsiderare questa decisione, ed aveva partecipato ad alcune iniziative pubbliche contro la pena di morte. Oggi Bob Autobee ha atteso all’esterno del palazzo di giustizia alcune centinaia di persone che erano state convocate per essere eventualmente selezionate come giurati popolari. Con se aveva due cartelli, uno con la foto del figlio, e l’altro con la scritta “"G. Brauchler, uccidere Montour non migliorerà quel casino che chiamiamo “carceri del Colorado”, ma il denaro che si risparmierebbe rinunciando ad ucciderlo potrebbe aiutare altri agenti e detenuti a non essere uccisi”.
Lisa Pinto, portavoce dell’ufficio del procuratore Brauchler, ha rilasciato una dichiarazione: "Brauchler ha valutato i sentimenti di Autobee, ed ha discusso la sua decisione con la famiglia diverse volte. Quanto alla protesta del signor Autobee oggi al palazzo di giustizia della Douglas County, noi crediamo che sia fondamentale per il nostro sistema giudiziario che i giurati popolari basino la loro decisione su quanto ascoltano in aula durante un processo. Noi rispettiamo al massimo il diritto di parola, ma siamo preoccupati per l’integrità della procedura giudiziaria”.
La selezione dei giurati popolari è previsto che duri circa 2 mesi. Circa 600 potenziali giurati sono già stati convocati, e ne arriveranno alcune altre centinaia nelle prossime 2 settimane. Il signor Autobee a dicembre è andato a visitare Montour in carcere. In seguito dichiarò: “Mio figlio non avrebbe voluto la pena di morte. E così, dopo 10 anni di odio finalmente ho capito che in nome di mio figlio dovevo tirarmi fuori da quel peso che mi stava trascinando in basso”. (Fonti: CBS News, Associated Press, Denver Post, NtC, 06/01/2014)
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