TUNISIA: LA NUOVA COSTITUZIONE MANTERRÀ LA PENA CAPITALE
6 gennaio 2014: l'Assemblea Nazionale Costituente (NCA) ha votato per il mantenimento della pena di morte nella nuova Costituzione della Tunisia. I voti favorevoli sono stati 135 su un totale di 174. L’Assemblea Costituente sta votando sulla nuova Costituzione articolo per articolo separatamente. I parlamentari parteciperanno ad una votazione generale in cui sarà necessaria la maggioranza dei due terzi per approvare la seconda Costituzione della Tunisia dopo la sua indipendenza dalla Francia, nel 1956.
L'articolo 27 afferma che "Il diritto alla vita è sacro e non può essere violato, se non in casi estremi regolati dalla legge".
La parlamentare Nadia Chaabbene del partito Almasar ha chiesto la cancellazione della pena capitale. Chaabane ha detto che la pena di morte è stata utilizzata nell’era Bourguiba per sterminare le persone per le loro convinzioni politiche. La Costituzione della Tunisia del 1959 consente alla magistratura di emettere la pena capitale. Statisticamente parlando, 137 persone sono state giustiziate tra il 1956 e il 1987, 129 delle quali per motivi politici.
La pena di morte è stata usata l'ultima volta nel Paese nel 1991. Nello stesso anno, un uomo è stato condannato alla pena di morte con l'accusa di aver violentato 14 bambini. Secondo le stime di Human Rights Watch, a febbraio 2011 erano circa 40 i condannati a morte in Tunisia.
La stima si basa su un’intervista con un funzionario del ministero della Giustizia. (Fonti: thetunistimes.com, 06/01/2014)
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