EMIRATI ARABI: PENA CAPITALE COMMUTATA IN 15 ANNI DI CARCERE
20 ottobre 2013: una corte d’appello degli Emirati Arabi Uniti ha commutato la condanna a morte di un immigrato, riconosciuto colpevole del sequestro e stupro di una donna, in 15 anni di carcere e lavori forzati, con espulsione immediata dal Paese dopo il completamento della pena.
Gli aspetti civili del caso saranno trattati dal tribunale competente.
L’uomo avrebbe costretto la vittima ad avere un rapporto sessuale con lui nell’area desertica di Sulaibiya.
L’avvocato difensore Basma Al-Sedr ha invece sostenuto che non ci sia stato alcun sequestro e che la donna non abbia opposto sufficiente resistenza, dal momento che avrebbe potuto chiedere aiuto a delle persone passate lì vicino, inoltre non è dimostrabile che la donna sia rimasta incinta a seguito della violenza, anche considerato che non era vergine. (Fonti: arabtimesonline.com, 20/10/2013)
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