ARIZONA (USA): SCARCERATA IN ATTESA DI RIPETIZIONE DEL PROCESSO
6 settembre 2013: Debra Milke, 49 anni, bianca, è stata scarcerata oggi in Arizona, dopo aver trascorso 23 anni nel braccio della morte. Ieri la giudice Rosa Mroz della Maricopa County Superior Court aveva concesso la libertà dietro pagamento di una cauzione di $ 50.000 contanti e il deposito di garanzie immobiliari per altri $ 200.000 in attesa che la pubblica accusa organizzi la ripetizione del processo.
La donna, nata in Germania, era nel braccio della morte dal 1990 con l’accusa di aver fatto rapire e uccidere, nel dicembre 1989, il figlio di 4 anni, Christopher, per intascarne l’assicurazione sulla vita. Il 14 marzo la Corte d’Appello del 9° Circuito aveva annullato il verdetto di colpevolezza perché il processo era incentrato su una confessione della donna, che sarebbe stata raccolta da un detective, Armando Saldate, ma negata in aula dalla donna. Il detective non aveva registrato la confessione, ed inoltre la difesa ha in seguito appreso che 4 altri processi erano stati annullati per le testimonianze del detective considerate non attendibili, e che in più l’uomo aveva anche subito un procedimento disciplinare per aver ottenuto prestazioni sessuali da una donna fermata per un controllo.
Al momento sembra che il nuovo processo possa iniziare il 30 settembre.
La cifra per la cauzione è stata raccolta dalla madre della donna, che attualmente abita in Svizzera. Alla notizia della scarcerazione l’ex-marito della donna, Mark Milke, in una intervista alla Associated Press ha ribadito la sua convinzione che Debra sia colpevole. Secondo l’accusa la donna aveva portato il figlio ad un centro commerciale, dove poi avrebbe simulato di aver smarrito il bambino, mentre lo avrebbe “affidato” a Roger Scott e James Styers. I due uomini sono stati condannati, ma non hanno testimoniato nel processo contro la Milke. (Fonti: BBC News, 06/09/2013)
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