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Il ministro della Giustizia giordano Odeh |
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GIORDANIA: VERSO RIDUZIONE NUMERO REATI CAPITALI
5 aprile 2009: la Giordania potrebbe abolire la pena di morte per i crimini contro la sicurezza dello Stato, inclusi terrorismo, spionaggio e tradimento.
Se i recenti emendamenti al codice penale saranno approvati nella sessione straordinaria della Camera dei Rappresentanti – ha spiegato il ministro della Giustizia Ayman Odeh – sei reati contro la sicurezza dello Stato diventeranno punibili mediante l’ergastolo con lavori forzati.
Dopo aver chiarito che la pena capitale resterà in vigore per l’omicidio premeditato, Odeh ha negato che le richieste internazionali affinché il Governo giordano eliminasse del tutto la pena di morte abbiano giocato un ruolo negli emendamenti proposti.
La riduzione del numero di reati capitali è tra le proposte avanzate da una Commissione istituita dal Ministero della Giustizia al fine di aggiornare il codice penale del Paese.
La lista delle raccomandazioni espresse dalla Commissione sarà distribuita ad un certo numero di
soggetti della società civile, incluse organizzazioni per i diritti umani, affinché ci sia un feedback prima che il disegno di legge finale giunga al Governo, entro la fine del corrente mese.
Composta da avvocati, magistrati e giuristi, la Commissione ha cominciato a riunirsi nell’agosto 2008.
L’ultima esecuzione praticata in Giordania risale a marzo 2006.
Attualmente sono più di 40 i prigionieri del braccio della morte in Giordania, incluse cinque donne. Nell’agosto 2006 la Giordania ha abolito la pena capitale per reati legati alla droga, armi ed esplosivi. (Fonti: Jordan Times, 06/04/2009)
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