VIRGINIA (USA). CONDANNA A MORTE COMMUTATA PER MALATTIA MENTALE
9 giugno 2008: il governatore della Virginia Timothy Kaine ha fermato l’esecuzione di Percy L Walton, prevista per il 10 giugno, commutando la sua condanna a morte in ergastolo senza condizionale.
Per il Governatore l’esecuzione di Walton sarebbe incostituzionale dal momento che il prigioniero non dispone della necessaria competenza mentale: “Nessuno può ragionevolmente concludere che Walton sia pienamente consapevole dell'imminente esecuzione e delle ragioni per le quali viene messo a morte”, ha detto Kaine.
Nel 1997 Walton si era dichiarato colpevole in relazione agli omicidi di Jessie ed Elizabeth Kendrick, anziana coppia di Danville, e di una terza persona, Archie Moore, tuttavia gli avvocati difensori sostengono da anni che Walton sia affetto da malattia mentale e che le sue condizioni siano peggiorate ulteriormente da quando si trova nel braccio della morte.
Nel 2006 Kaine sospese l’esecuzione di Walton, per consentire valutazioni indipendenti sulle sue condizioni mentali.
Sulla base di queste valutazioni, il Governatore rimandò l’esecuzione di altri 18 mesi, ritenendo Walton affetto da grave malattia mentale, senza però escludere un possibile miglioramento.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito nel 1986 che l’esecuzione di malati mentali viola il divieto costituzionale nei confronti delle punizioni crudeli e inusuali. Per la Corte Suprema il prigioniero del braccio della morte deve essere consapevole dell’imminente esecuzione e dei motivi per i quali viene giustiziato. (Fonti: Washington Post, 09/06/2008)
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