USA. PENTAGONO CHIEDE SEI CONDANNE A MORTE PER 11 SETTEMBRE
11 febbraio 2008: il Pentagono si appresta a chiedere la pena di morte per sei presunti terroristi detenuti a Guantanamo, dopo averli incriminati per l'attacco agli Usa dell'11 settembre 2001, rendono noto fonti militari.
Le sei incriminazioni riguardano Khalid Sheikh Mohammed, ritenuto l'autore del piano di Al Qaeda che prese di mira New York e Washington e altri cinque detenuti di Guantanamo, coinvolti a vario titolo negli attacchi.
Gli atti di incriminazione, secondo quanto ha reso noto in una conferenza stampa al Pentagono il generale Thomas Hartmann, riguardano in primo luogo l'attività di Khalid Sheikh Mohammed, accusato di aver proposto il progetto d'attacco già nel 1996 a Osama Bin Laden e di averne poi seguito tutte le fasi fino all'attuazione.
I detenuti incriminati dovrebbero ora venir processati dalle "commissioni militari" create dal Pentagono, che non sono mai entrate in funzione a Guantanamo.
Gli altri cinque incriminati sono Mohammed al-Qahtani (in passato indicato come il possibile 20° dirottatore mancante dell'11 settembre); lo yemenita Ramzi Binalshibh (un membro della cosiddetta 'cellula di Amburgo’); Ali Abd al-Aziz Ali (noto come Ammar al-Baluchi, nipote di Mohammed e ritenuto il braccio operativo del piano); Mustafa Ahmed al-Hawsawi (braccio destro di al-Baluchi); Walid bin Attash, noto con il nome di battaglia di Khallad, che avrebbe scelto e addestrato alcuni dei dirottatori. (Fonti: Corriere.it, 11/02/2008)
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