MORATORIA. CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA APPROVA MOZIONE PROPOSTA DA NTC
13 febbraio 2007: al quarto tentativo dall’ottobre 2006, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una Mozione urgente di sostegno e sprone al Governo italiano nella sua iniziativa, intrapresa come nuovo membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, affinché l’Assemblea generale dell’ONU, attualmente in corso, voti la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, in vista della completa abolizione della pena di morte.
La Mozione del Consiglio regionale fa proprio l’Appello internazionale per la moratoria, rivolto al Segretario Generale dell’ONU e firmato fino ad ora da 16 Premi Nobel e da personalità di 143 Paesi, promosso da “Nessuno Tocchi Caino”, organizzazione della quale la Regione Lombardia è socio fondatore, nonché finanziatore delle sue iniziative da 13 anni consecutivi.
La Mozione era sottoscritta da Consiglieri di tutti i Gruppi, la maggioranza dei quali già firmatari a titolo personale, dell’Appello all’ONU di “Nessuno Tocchi Caino”.
Con questa Mozione la Regione Lombardia decide di assumere un ruolo decisamente attivo nell’azione internazionale per la Moratoria universale, in particolare come “motore” dell’iniziativa italiana all’ONU e dell’Appello di “Nessuno Tocchi Caino”, nei confronti delle Regioni dei 46 Paesi membri del Consiglio d’Europa e di quelle dei Paesi con status di “osservatore”, come Giappone, Stati Uniti, Israele, Canada, Messico, oltre che Kazakistan, Bielorussia, Montenegro, Città del Vaticano.
A centinaia di Regioni sparse in tutto il mondo saranno richiesti atti deliberativi di sottoscrizione e invio dell’Appello all’ONU, ma anche di coinvolgimento dell’opinione pubblica attraverso l’informazione ai cittadini, la diffusione dell’Appello all’ONU e la facilitazione della sua sottoscrizione. In particolare con questa iniziativa sarà offerta una possibilità di coinvolgimento nell’azione per la Moratoria ONU alle regioni e ai cittadini di quei Paesi europei - come Gran Bretagna, Olanda e Ungheria - che hanno scelto di non appoggiare l’iniziativa italiana all’ONU.
Per la prima volta, almeno da parte di una Istituzione italiana, un documento ufficiale – Mozione del Consiglio regionale della Lombardia con allegato Appello internazionale - sarà inviato all’estero tradotto in esperanto, oltre che in inglese. Si tratta di una novità di alto valore simbolico ma anche politico, evocando con una provocazione positiva la questione irrisolta della “democrazia linguistica” nel mondo, della pari dignità delle lingue e della conseguente necessità di adottare una lingua neutrale per la comunicazione politica internazionale. (Fonti: Radicali.it, 14/02/2007)
|