IRAQ. 14 ESECUZIONI PER OMICIDI, SEQUESTRI E STUPRI
11 febbraio 2007: quattordici persone sono state giustiziate in Iraq per omicidi, sequestri e stupri.
Lo rende noto il governo iracheno, precisando che i crimini sono stati commessi in cinque delle 18 province del paese: Karbala, Basra, Wasit e Diwaniyah, tutte a sud della capitale Baghdad, e Kirkuk, nel nord dell’Iraq.
Il comunicato governativo non precisa il metodo di esecuzione, sebbene sia l’impiccagione quello usato per mettere a morte civili condannati a morte, inoltre il linguaggio usato dalle autorità suggerisce che i 14 siano tutti insorti sunniti o membri di al-Qaeda.
Tra i giustiziati ci sono Zanoun Younis Salim e Ahmed Hamed Hassan: il primo sarebbe responsabile di centinaia di morti, l’altro avrebbe fatto esplodere bombe in una moschea a sud della capitale, uccidendo 65 persone.
“Non arretreremo mai nell’imporre la legge” – avvertono le autorità, aggiungendo che “La gente innocente delle nostre amate province vedrà questi macellai cadere uno dopo l’altro, con l’aiuto di Dio”. (Fonti: Ansa, Afp, Zeenews.com, 12/02/2007)
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