CINA. UIGURO MESSO A MORTE PER SEPARATISMO
8 febbraio 2007:
un militante islamico uiguro e' stato giustiziato in Cina per aver cercato di 'dividere la madrepatria' e per possesso di armi e esplosivi.
Il militante messo a morte, Ismail Semed, era stato estradato dal Pakistan in Cina nel 2003 e durante il processo aveva detto di essere stato costretto a confessare sotto tortura.
E’ stato giustiziato nella citta' di Urumqi, capoluogo della regione nord occidentale dello Xinjiang, secondo quanto ha detto a Radio Free Asia la vedova di Semed, Buhejer.
Una portavoce della Corte Intermedia del popolo di Urumqi ha detto che nello stesso giorno e' stato messo a morte un gruppo di persone, ma di non essere a conoscenza di alcun caso specifico.
Gli uiguri, popolazione musulmana di lingua turca, sono circa otto milioni su una popolazione complessiva dello Xinjiang di 19 milioni. Radio Free Asia ha detto che l'incriminazione per separatismo poggiava sull'accusa rivolta a Semed di essere uno dei fondatori del Movimento islamico del Turkestan orientale (come i separatisti musulmani chiamano lo Xinjiang), messo fuorilegge da Pechino.
L'esecuzione e' stata condannata da Human Rights Watch secondo cui non c'erano abbastanza prove a carico dell’imputato.
Nicholas Bequelin, che da Hong Kong si occupa della Cina per HRW, ha detto che 'la condanna a morte e' ampiamente sproporzionata rispetto alle incriminazioni... il suo processo non ha rispettato i minimi requisiti di giustizia e correttezza procedurale'.
(Fonti: ANSA-REUTERS, 09/02/2007)
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