RUANDA. MISSIONARIO BELGA RISCHIA CONDANNA A MORTE
11 settembre 2005: il missionario belga Guy Theunis rischia in Ruanda la condanna a morte in relazione al genocidio del 1994. La corte locale incaricata di esaminare il caso del religioso ha deciso di inviare il fascicolo ad un tribunale ordinario, dopo aver valutato che esistono gli estremi per includere il missionario belga nella 'categoria 1', quella cioè dove vengono inseriti i "pianificatori" delle stragi.
Padre Theunis, della congregazione dei 'Padri Bianchi', si difende negando qualsiasi accusa e dichiarando che queste si basano su false informazioni. Ma i nove giudici che hanno analizzato il dossier non sono d'accordo: per loro il missionario rientra tra le 'menti' dello sterminio operato dagli Hutu ai danni dei Tutsi e degli Hutu moderati. Passando ad un tribunale ordinario, il caso rischia di concludersi con una condanna capitale.
Padre Theunis è inoltre accusato di aver pubblicato sulla rivista 'Dialogue', di cui è stato direttore, articoli del giornale estremista ruandese Kangura, il cui direttore, Hassan Ngeze, è stato condannato dal Tribunale delle Nazioni Unite e si trova ora in carcere.
"Sono esterrefatto di queste accuse che mi vengono rivolte – ha dichiarato il missionario di fronte al tribunale locale - non ho mai pubblicato articoli del 'Kangura', ho soltanto tradotto alcune parti della rivista". Padre Theunis era stato arrestato il 6 settembre mentre si trovava all'aeroporto di Kigali.
(Fonti: Apcom, 12/09/2005)
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