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UNIONE EUROPEA. PER UNA UE PROTAGONISTA ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI
26 febbraio 2005: in occasione della prossima sessione della Commissione Onu sui Diritti Umani, l’Unione Europea dovrebbe presentare risoluzioni incentrate sulla situazione dei diritti umani in diversi paesi del mondo. La richiesta è contenuta in una risoluzione approvata il 24 febbraio dal Parlamento Europeo, che ha compilato una lista di 36 paesi in cui la condizione legata ai diritti umani suscita gravi preoccupazioni.
Vengono inoltre chieste risoluzioni sui diritti economici, sociali, culturali, civili e politici.
Per quanto riguarda l’Iran, gli europarlamentari hanno evidenziato "il crescente numero di notizie di esecuzioni"; denunciano anche pubbliche fustigazioni, arresti e repressione contro i media.
In relazione all’Iraq, esprimono condanna nei confronti dei "gruppi terroristici responsabili di sequestri, uccisioni e attentati contro le minoranze". Viene criticata anche "la decisione del Governo ad interim iracheno di reintrodurre la pena di morte".
In Cina continuano arresti arbitrari, repressione in Tibet e Xinjiang, oltre che nei confronti del Falun Gong e di tutte le forme di opposizione politica.
Gli europarlamentari criticano la proposta dell’Unione Europea circa una revoca dell’embargo sulle armi nei confronti della Cina.
Agli Stati Uniti viene chiesto di chiarire nell’immediato la situazione relativa ai prigionieri di Guantanamo e di aderire allo statuto del Tribunale Penale Internazionale, abbandonando i tentativi di negoziare uno status speciale per i militari Usa. Si tratterebbe di una forma di "immunità a livello internazionale".
La sessione n° 61 della Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite si svolgerà a Ginevra dal 14 marzo al 22 aprile 2005. (Fonti: Europe Information, 26/02/2005)
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