CINA: CONDANNATO A MORTE CON DUE ANNI DI SOSPENSIONE DELLA PENA
7 febbraio 2024: Jiang Wenhua, ex ricercatore dell'Università cinese di Fudan, il 1° febbraio 2024 è stato condannato a morte con due anni di sospensione in Cina dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio. La sentenza è stata emessa dal Tribunale Intermedio del Popolo N.2 di Shanghai. Jiang è stato anche privato dei suoi diritti politici a vita e gli sono state imposte restrizioni relative all’eventuale commutazione della pena capitale. Durante il suo mandato come ricercatore presso la Scuola di Scienze Matematiche dell'università, Jiang, trovando difficoltà nel suo lavoro, nutriva risentimento verso il segretario del Partito della scuola, che si chiamava Wang. Il 7 giugno 2021, Jiang sarebbe entrato nell'ufficio di Wang con un coltello, colpendo diverse volte la vittima, provocandone la morte, ha detto il tribunale. Secondo le indagini, Jiang soffriva di un disturbo depressivo ricorrente e quindi la sua responsabilità penale nel caso è attenuata. Il Tribunale ha ritenuto che Jiang avesse pianificato il crimine e che i suoi metodi siano stati brutali, con gravi conseguenze, e che il verdetto sia stato emesso in conformità con la legge, tenendo conto di diversi fattori come la sua ridotta responsabilità penale e la sua collaborazione con le autorità giudiziarie. (Cina: Xinhua, 01/02/2024)
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