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Il primo ministro Benjamin Netanyahu |
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ISRAELE: DAL COMITATO MINISTERIALE LEGISLATIVO VIA LIBERA ALLA PENA DI MORTE PER I TERRORISTI
27 febbraio 2023: Il Comitato ministeriale legislativo il 26 febbraio 2023 ha approvato un disegno di legge che istituisce la pena di morte per i terroristi. L'approvazione è arrivata nonostante la scorsa settimana il procuratore generale Gali Baharav-Miara abbia espresso un parere secondo cui vi era un "impedimento legale" al voto sulla legge prima che il gabinetto di sicurezza nazionale si riunisse per decidere se la sanzione costituisca un deterrente. Secondo il disegno di legge proposto dal deputato Limor Son Har-Melech del partito Otzma Yehudit, qualcuno che “intenzionalmente o per noncuranza causa la morte di un cittadino israeliano quando l'atto è compiuto per motivi razzisti o di odio verso una certa parte della popolazione ... e con lo scopo di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico nella sua patria”, rischia una condanna a morte, e solo quella sentenza. Inoltre, se un simile crimine viene commesso in Cisgiordania, la pena verrebbe applicata nei tribunali militari anche se il verdetto non fosse unanime, e la pena non potrebbe essere ridotta dopo essere stata finalizzata in un tribunale regionale. La legge verrà sottoposta all'approvazione preliminare della Knesset già il 1° marzo. Il gabinetto di sicurezza nazionale ne discuterà quindi prima della prima lettura del plenum della Knesset. "In questo giorno difficile, quando due cittadini israeliani vengono assassinati in un attacco terroristico palestinese, non c'è niente di più simbolico dell'approvazione della pena di morte per i terroristi", ha detto il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, del partito Otzma Yehudit, in una dichiarazione congiunta con il primo ministro Benjamin Netanyahu. "Questa è una legge morale ed [è] giusta, che esiste nella più grande democrazia del mondo e tanto più in un Paese dove un'ondata di terrorismo sta [prendendo di mira] i cittadini israeliani", è scritto nel comunicato. (Fonti: Jpost, 26/02/2023)
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