IRAN - La moglie di Ahmadreza Djalali sollecita l'UE ad intervenire
21 maggio 2022: La moglie di Ahmadreza Djalali ha chiesto all'Unione Europea di ottenere il rilascio del marito. La notizia è riportata sabato 21 maggio in un'intervista che Vida Mehrannia ha rilasciato al canale tedesco ZDF: "Spero che l'UE possa davvero agire in modo deciso per riportare a casa Ahmadreza". L'UE "non deve permettere che un uomo innocente venga ucciso in modo così disumano", ha aggiunto. Djalali è stato condannato a morte nel 2017 con l'accusa di spionaggio, accuse negate dalla Svezia e dai suoi sostenitori. I media iraniani avevano preannunciato che l’uomo sarebbe stato impiccato probabilmente il 21 maggio. Poiché le esecuzioni avvengono poco dopo l’alba, la moglie ritiene che l’esecuzione non abbia avuto luogo. Notizie precedenti, confermate dalla moglie nell’intervista, indicano che il ministro della giustizia iraniano stava valutando un rinvio. Martedì (17 maggio) l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha chiesto a Teheran di sospendere l'esecuzione e ha chiesto la revoca della sua condanna. Djalali, che viveva a Stoccolma dove lavorava per il Karolinska Medical Institute, era stato arrestato durante una visita in Iran nel 2016. Nel febbraio 2018, mentre era in custodia, la Svezia gli ha concesso la cittadinanza accademica svedese.
https://english.shabtabnews.com/2022/05/22/wife-of-swedish-citizen-threatened-with-iran-execution-appeals-to-eu/ (Fonte: shabtabnews.com)
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