PAKISTAN: LA CHIESA OSPITA CAMPAGNA CONTRO LA PENA CAPITALE
5 ottobre 2021: La Chiesa del Salvatore di Lahore, in Pakistan, ha ospitato il 3 ottobre 2021 uno spettacolo di strada che ha evidenziato la difficile situazione delle famiglie dei prigionieri nel braccio della morte, dando il via alla campagna di sensibilizzazione per la Giornata Mondiale Contro la Pena di Morte che si celebra ogni 10 ottobre. La performance ha segnato il lancio di una campagna interattiva del Justice Project Pakistan (JPP) intitolata "This Is (Not) A Game", che è in linea con il tema di quest'anno "Donne e Pena di Morte: Realtà Invisibili" dedicato alle donne che rischiano di essere condannate a morte, che hanno ricevuto una condanna a morte, che sono state giustiziate e a coloro cui è stata commutata, annullata o graziata la propria condanna capitale. "Questa campagna è solo un assaggio di ciò che le donne devono affrontare quando incontrano un sistema di giustizia penale caratterizzato da pregiudizi patriarcali", ha affermato Laiba Zainab, responsabile delle comunicazioni presso JPP, un'organizzazione per azioni legali con sede a Lahore che rappresenta i prigionieri pakistani più vulnerabili che devono affrontare le punizioni più dure in patria e all'estero. La campagna coinvolgerà diversi segmenti della società attraverso vari strumenti tra cui spettacoli di strada, programmi radiofonici, filtri sui social media e un gioco digitale. La campagna si concluderà il 15 ottobre dopo un'esibizione a Karachi presso il Carcere Centrale Femminile. "La disparità di genere nel sistema di giustizia penale del Pakistan rende più difficile per le detenute, così come per le donne che cercano di salvare i propri cari dall'ingiustizia, lottare per il diritto a un giusto processo, a un'efficace rappresentanza legale e a disporre di strutture sanitarie nelle carceri", ha aggiunto. Le famiglie degli imputati nel braccio della morte, in particolare le donne, affrontano esperienze dure e spesso traumatiche in un sistema che intrinsecamente le discrimina. Il Pakistan ha quasi 4.000 prigionieri nel braccio della morte e migliaia di persone sotto processo in attesa di sentenza per reati punibili con la morte. La campagna segue la storia di una donna che cerca di salvare suo marito dalla pena di morte mentre è alle prese con il sistema di giustizia penale del Pakistan e prende decisioni impossibili. Deve compromettere l'istruzione dei suoi figli per pagare le spese legali? Deve trasferirsi per proteggere i suoi figli? Ogni elemento della campagna consente al pubblico di vivere la prospettiva di questo personaggio femminile centrale, mettendolo di fronte alla dura realtà della vita dei familiari di imputati indigenti arrestati per reati capitali. "È stata una sfida convertire un videogioco in un'opera teatrale, ma il teatro di strada offre un'energia unica per coinvolgere il pubblico nell'interazione con un argomento delicato come questo", ha affermato Malik Aslam, regista e scrittore dell'opera. "L'interazione di oggi con il pubblico, crediamo, riempirà molte persone di speranza ed empatia nei confronti di questi detenuti". (Fonti: UCA News, 04/10/2021)
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