USA - Texas. Raymond Riles condannato all’ergastolo
9 giugno 2021: Raymond Riles condannato all’ergastolo. La giudice della contea di Harris Ana Martinez ha condannato Riles, ora 71enne, nero, il detenuto che detiene il record di più lunga permanenza nei bracci della morte degli Stati Uniti, all'ergastolo (CON condizionale). Riles venne condannato a morte il 4 febbraio 1976 per l'assassinio di John Thomas Henry avvenuto l’11 dicembre 1974. Secondo gli atti, Riles e un altro uomo volevano restituire un'auto acquistata di recente a Henry, un rivenditore di auto usate, quando, dopo un alterco, Riles gli ha sparato. Al processo, i difensori di Riles hanno insistito sulle sue condizioni mentali, e diversi esperti hanno testimoniato che aveva deliri paranoici, psicosi e schizofrenia, e una lunga serie di gravi malattie mentali nella sua famiglia. Ma gli esperti dell'accusa avevano sostenuto che Riles stesse simulando, e la giuria popolare non aveva applicato le attenuati della disabilità. Come NtC aveva riportato, l’8 febbraio 2021 il procuratore distrettuale della Harris County Kim Ogg aveva comunicato alla Corte d'appello del Texas di ritenere sufficientemente provata la malattia mentale di Riles, e che quindi la condanna a morte avrebbe dovuto essere annullata. Il 14 aprile (vedi) la Corte d’Appello aveva annullato la condanna a morte, e oggi, dopo che la pubblica accusa ha confermato che le condizioni mentali dell’imputato non consentono un processo capitale, la giudice Ana Martinez della Harris County ha condannato Riles all’ergastolo. Poiché all’epoca del reato non era prevista la pena di “ergastolo senza condizionale”, la giudice Martinez ha emesso una condanna all’ergastolo “normale”, il che significa che Riles è già nei termini per una eventuale libertà condizionale. Sia l’ufficio del procuratore, sia i familiari della vittima, pur riconoscendo la legittimità della condanna all’ergastolo semplice, hanno comunicato che daranno parere negativo ad ulteriori sconti di pena. Riles ha assistito alla rideterminazione della sua condanna via Zoom dalla Polunsky Unit del penitenziario di Livingston, che ospita i condannati a morte dello stato. Ha detto molto poco durante l'udienza. Durante la detenzione nel braccio della morte, Riles è stato trattato con pesanti farmaci antipsicotici. Nonostante siano state fissate diverse date di esecuzione (la prima volta nel 1986), Riles è stato più volte considerato mentalmente “incompetente” per essere messo a morte, ma è rimasto in un limbo legale per più di 45 anni. Come è noto, il concetto di “competency” riguarda il fatto che un condannato a morte deve essere considerato sufficientemente sano di mente da comprendere che sta per essere giustiziato, e per quali motivi. La mancanza di questi requisiti però è considerata “provvisoria”, e non si esclude che la “competenza” possa essere recuperata in seguito, magari a seguito di terapie. Ad aprile la Corte d’Appello ha interrotto questa serie di rimandi, e, con il parere favorevole della pubblica accusa, ha disposto che il processo vada ripetuto (non il verdetto di colpevolezza, ma l’entità della pena), ai sensi delle leggi sulla disabilità intellettiva che sono state nel frattempo aggiornate. Il coimputato di Riles, Herbert Washington, inizialmente era stato condannato a morte, ma in seguito la condanna venne annullata. Si era poi dichiarato colpevole di due accuse correlate, ed è stato rilasciato sulla parola nel 1983. Il caso di Riles riapre una vecchia ed irrisolta questione nel sistema penale statunitense. Come è noto infatti, la malattia mentale non è equiparata alla disabilità intellettiva, e mentre la Corte Suprema nel 2002 ha esplicitamente dichiarato incostituzionale giustiziare i disabili intellettivi, non ha mai preso una posizione altrettanto netta sui malati di mente, fossero essi malati al momento del reato, o lo fossero diventati nel corso della detenzione. Unico schermo per i malati di mente è il concetto di “competenza” al momento dell’esecuzione. Alcuni stati hanno recentemente approvato leggi che vietano la condanna a morte di persone affette da malattie mentali gravi. Una legge simile è stata presentata anche in Texas, nel 2019, ma non è stata approvata (vedi NtC 25-5-2019).
https://apnews.com/article/us-supreme-court-coronavirus-pandemic-health-0347336e68b1dcb499327d63e15dace7 (Fonte: AP, 09/06/2021)
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