IRAN - Iniziato in Belgio un processo per terrorismo contro 4 iraniani.
28 novembre 2020: Iniziato ad Anversa, in Belgio, un processo per terrorismo contro 4 iraniani. L'Iran afferma che rifiuterà qualsiasi verdetto derivante dal processo. Ad Anversa, il 27 novembre, si è tenuta la prima udienza del processo contro un diplomatico, Assadolah Assadi, e altri tre iraniani, accusati di aver pianificato un attentato contro una manifestazione di oppositori del regime iraniano in Francia nel 2018. "Abbiamo annunciato molte volte e sin dall'inizio che questo tribunale non è qualificato, e che il processo non è legittimo a causa dell'immunità diplomatica (di Assadi) e altre questioni fondamentali", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh dall'agenzia di stampa ISNA il 27 novembre. "È innocente, ed è chiaro che è al centro di una cospirazione", ha detto Khatibzadeh, sottolineando che l'Iran "non riconoscerà" un verdetto. Assadi, 48 anni, Terzo Segretario dell’ambasciata iraniana a Vienna, se condannato rischia 20 anni di carcere. Il suo processo è il primo di un paese dell'UE contro un funzionario iraniano accusato di terrorismo. I pubblici ministeri belgi accusano Assadi e gli altri di aver pianificato un attacco a una manifestazione del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniano (NCRI) con sede a Parigi. Il processo ha il potenziale per mettere in imbarazzo l'Iran e tendere i legami con i paesi europei, che hanno accusato l'intelligence iraniana di essere dietro l'attentato sventato, un'accusa che la repubblica islamica ha negato furiosamente. Assadi, arrestato il 30 giugno 2018 durante una vacanza in Germania, dove non godeva dell’immunità diplomatica, e consegnato al Belgio, si rifiuta di comparire in tribunale e non ha partecipato al primo giorno del processo. Non ha commentato le accuse. Il suo avvocato, Dimitri de Beco, ha detto ai giornalisti che mentre Assadi ha "il massimo rispetto" per i giudici, si considera però immune da procedimenti giudiziari. L'Iran ha ripetutamente respinto le accuse, affermando che le accuse dell'NCRI, che Teheran considera un gruppo terroristico, sono false. L'NCRI è l'ala politica del gruppo di opposizione iraniano in esilio Mujahedin-e Khalq (MEK), un gruppo di opposizione, il cui quartier generale è in Francia, che si oppone esplicitamente all’attuale governo iraniano. Il discorso principale del raduno del 2018 è stato tenuto da Rudy Giuliani, l'ex sindaco di New York City che ora è l'avvocato personale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gli Stati Uniti hanno considerato il MEK, che in origine contrastava sia il regime dello Scià sia il regime teocratico degli Ayatollah da posizioni marxiste, un gruppo terroristico fino al 2012. Tale definizione è stata rimossa a seguito di una campagna di lobbying e all’impegno dell’organizzazione a non utilizzare metodi violenti. Giuliani è tra coloro che hanno esercitato pressioni in suo favore. L'attacco al raduno è stato sventato da un'operazione coordinata tra i servizi di sicurezza francesi, tedeschi e belgi, hanno detto le autorità dei tre paesi. Funzionari francesi hanno detto che Assadi era responsabile dell'intelligence nell'Europa meridionale, e agiva su ordine di Teheran. Due dei sospetti complici di Assadi, Amir Saadouni, 40 anni, e sua moglie, Nasimeh Naami, 36 anni, sono stati arrestati in Belgio la mattina del 30 giugno 2018 (alcune fonti dicono 29 giugno). La polizia belga ha intercettato la coppia belga di origine iraniana che guidava da Anversa a Parigi con un ordigno composto da 500 grammi di esplosivo TATP nascosto nel beauty case della donna, e un detonatore comandato a distanza nascosto tra gli assorbenti della donna. Secondo l’accusa erano diretti a Villepinte, nei sobborghi di Parigi, dove, nella stessa giornata del 30 giugno, gli attivisti del NCRI tenevano un importante incontro internazionale. Durante le indagini, hanno ammesso di aver ricevuto da Assadi “un pacchetto”, ma di non sapere che si trattasse di una bomba, ma tutt’al più di qualcosa che avrebbe fatto “molto rumore”. Il 27 novembre in aula i loro avvocati hanno ribadito che nessuno dei due aveva intenzione di uccidere. Una quarta persona, Mehrdad Arefani, di origini iraniane e cittadinanza belga, è ritenuto dagli investigatori un infiltrato tra i simpatizzanti dei Mojahedin del popolo, e avrebbe collaborato alla preparazione dell’attentato. Gli avvocati che rappresentano i partecipanti alla manifestazione del 2018, che sono parte civile nel processo di Anversa, sostengono che l'immunità diplomatica non può essere utilizzata come copertura per effettuare un attacco terroristico, che comporta una pena detentiva massima di 20 anni. Altri paesi europei hanno attribuito all’Iran attentati contro dissidenti, tra cui due omicidi nei Paesi Bassi nel 2015 e nel 2017 e un omicidio sventato in Danimarca nel 2018. Teheran ha negato il coinvolgimento. Il processo dovrebbe durare diverse udienze, e la sentenza è prevista per gennaio 2021.
https://www.rferl.org/a/iran-reject-any-verdict-trial-diplomat-belgium-assadi-mek/30973896.html
https://www.nytimes.com/2020/11/27/world/europe/iran-dissidents-bomb-assadi-belgium.html
http://www.opinione.it/esteri/2020/11/26/esmail-mohades_assadollah-assadi-terrorismo-tribunale-anversa-diplomatico-europa-attentato-maryam-rajavi/
https://irannewsupdate.com/news/terrorism/iran-diplomat-to-go-on-trial-for-terrorism-in-europe/
https://irannewsupdate.com/news/terrorism/who-is-assadollah-assadi-the-iranian-diplomat-on-trial-for-terrorism-charges/
https://en.radiofarda.com/a/iranian-diplomat-goes-on-trial-in-belgium-over-bomb-plot/30971858.html
(Fonti: RFE/RL)
|