GIORDANIA: CORTE DI CASSAZIONE CONFERMA CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO
19 novembre 2020: La Corte di Cassazione giordana ha confermato la condanna a morte di un uomo che avrebbe ucciso e derubato il padre 60enne ad Amman tre anni fa, ha riportato il Jordan Times il 18 novembre 2020. Lo scorso giugno un tribunale aveva condannato a morte l’imputato per aver, il 31 gennaio 2017, ucciso con premeditazione suo padre strangolandolo a morte con un velo. I documenti del tribunale definiscono l'imputato come "piantagrane, alcolizzato e tossicodipendente". L'imputato discuteva spesso della sua "vita problematica" con il padre e talvolta venivano alle mani. Una settimana prima dell'omicidio, l'imputato avrebbe deciso di “uccidere suo padre per sbarazzarsi di lui”. Dopo l’omicidio, l'imputato avrebbe preso la carta di credito e il cellulare della vittima, abbandonando il suo corpo in un'area vicino alla loro casa, secondo i documenti del tribunale. Avrebbe poi ritirato 2.000 dinari in contanti dal conto del padre, oltre a vendere il suo cellulare per 100 dinari in un negozio vicino. Quando è tornato a casa, la sua famiglia lo informò che il padre non era tornato a casa. "L'imputato ha finto allora di essere preoccupato ed è andato con i familiari a cercare suo padre", è scritto negli atti del processo. Il procuratore generale del Tribunale Penale aveva chiesto alla Cassazione di confermare la condanna a morte, sostenendo di aver rispettato tutte le procedure nel condannare l’imputato. La Corte di Cassazione ha stabilito che il verdetto pronunciato dal Tribunale Penale è conforme alla legge, il procedimento corretto e la sentenza adeguata. La giuria della Corte di Cassazione comprendeva i giudici Mohammad Ibrahim, Yassin Abdullat, Bassim Mubeidin, Saeed Mugheid e Hayel Amr. (Fonti: jordantimes.com, 18/11/2020)
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