UTTARAKHAND (INDIA): PER L’ALTA CORTE LA DETENZIONE IN ISOLAMENTO E’ INCOSTITUZIONALE
27 aprile 2018: L'Alta corte dello Uttarakhand ha dichiarato incostituzionale la pratica della detenzione in isolamento. Pur mantenendo la pena capitale pronunciata contro due imputati dalla corte inferiore, il panel dei giudici Rajiv Sharma e Alok Singh ha dichiarato che le Regole minime standard delle Nazioni Unite per il trattamento dei detenuti stabiliscono che l'isolamento può essere utilizzato solo in casi eccezionali come ultima risorsa. Non deve essere imposto in virtù della condanna di un detenuto, ha detto il panel. La Corte ha inoltre affermato che la pratica non solo comporta punizioni aggiuntive, ma equivale anche a tortura e viola i diritti umani fondamentali. Il panel ha fatto le osservazioni confermando la pena capitale per i due condannati in un caso relativo alla stupro di gruppo e all'omicidio di una donna di 55 anni. Il panel ha osservato che il manuale della prigione dell’Uttar Pradesh stabilisce che il direttore non deve consentire a nessuna persona di comunicare con i condannati a morte, eccetto le autorità prescritte e che il detenuto deve essere recluso per 23 ore al giorno. Tutto questo è contrario alle Regole Nelson Mandela. Non c'è alcun motivo scientifico per cui il detenuto condannato a morte debba essere tenuto in isolamento. Provoca immenso dolore, sofferenza e angoscia al condannato. È una violazione degli articoli 20, paragrafo 2 e 21 della Costituzione indiana, ha affermato la Corte. Un uomo, anche condannato a morte, ha certi privilegi e diritti che non gli possono essere negati a causa della mentalità coloniale. Le disposizioni del manuale della prigione U.P. sono anarchiche, crudeli e insensibili, ha aggiunto la Corte. (Fonti: outlookindia.com, 27/04/2018)
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