BOTSWANA: IMPICCATO PER OMICIDIO
17 febbraio 2018: Il Botswana ha impiccato un uomo per aver ucciso la sua ragazza e il figlio di quest’ultima, nella prima esecuzione in due anni da parte della sola nazione dell’Africa meridionale a non aver abolito la pena di morte. Joseph Tselayarona, 28 anni, è stato giustiziato in relazione all'omicidio nel 2010 della sua ragazza e di suo figlio di tre anni, ha comunicato il servizio carcerario del Botswana. Nel 2008 Modise Mokwadi Fly, un Motswana, fu impiccato per aver ucciso suo figlio. Secondo la Costituzione del Botswana, dopo che i tribunali hanno confermato la pena di morte, il caso deve essere deferito al Comitato consultivo sulla prerogativa della Grazia, che a sua volta consiglierà il Presidente sui motivi per esercitare i suoi poteri ai sensi della Sezione 53 della Costituzione per "sostituire con una forma meno severa di punizione". Il Comitato consultivo sulla prerogativa della Grazia è composto dal vicepresidente o da un ministro designato dal presidente, dal procuratore generale; e da una persona qualificata come medico in Botswana, che è nominata dal Presidente. Dopo l'ultima esecuzione in Botswana, l'Unione Europea, che è contro la pena di morte, ha rilasciato una dichiarazione che condanna il Paese africano. L'UE ha affermato che l'uso della pena capitale non può mai essere giustificato. "L'UE ritiene che la pena di morte sia una punizione crudele e inumana e ha costantemente chiesto la sua abolizione universale", ha detto il governo. (Fonti: nan.ng, 19/02/2018)
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