THAILANDIA: VERSO L’ABOLIZIONE DELLA PENA CAPITALE
17 ottobre 2017: Fino a 447 detenuti si trovano attualmente nel braccio della morte in Thailandia, Paese che sta rivedendo l'uso della pena di morte. "Abbiamo cominciato consentendo ai giudici di decidere se un condannato debba essere condannato a morte o all’ergastolo - invece di prescrivere la pena di morte come l'unica sanzione per certi reati", ha detto il direttore generale del Dipartimento per la Protezione dei diritti e delle libertà, Pitikan Sithidej. Pitikan ha aggiunto che, in una fase successiva, il Paese potrebbe considerare l'abolizione della pena di morte per i crimini che non incidono sulla vita degli altri. Pitikan stava parlando ad un evento tenuto per celebrare la Giornata Mondiale contro la pena di morte, osservata il 10 ottobre. Le leggi tailandesi attualmente prevedono la condanna a morte per 63 reati, inclusi reati di droga. Dei 447 detenuti nel braccio della morte, 157 sono stati condannati in via definitiva. Di questi, 68 sono stati trovati colpevoli di reati legati alle droghe. Un oratore straniero nello stesso evento ha dichiarato che non c'è alcun consenso internazionale sui reati di droga come reati contro le vite umane. "Va anche notato che c'è una differenza tra l'applicazione seria delle norme e l'impiego di pene dure", ha spiegato. Sia Pitikan che Colin Josef Steinbach, primo consigliere della delegazione dell'Unione europea in Thailandia, hanno affermato nello stesso forum che non esistono prove evidenti che la pena di morte possa ridurre i delitti. "La fine della pena di morte non riguarda l’incoraggiare i crimini, piuttosto è di annullare tipi irragionevoli di punizione", ha detto Pitikan. Di 198 Paesi, 141 hanno già abbandonato l'uso della pena di morte. Secondo Pitikan, la Thailandia ha avviato l'applicazione della pena di morte nel 1935. Da quell’anno fino al 2009 sono stati giustiziati 325 condannati. Inizialmente i condannati a morte venivano fucilati, ma in questi ultimi tempi sono state utilizzate iniezioni letali. Tuttavia, in linea con i trend internazionali, la Thailandia non ha effettuato alcuna esecuzione dall'agosto 2009. Ci si aspetta che il Paese alla fine abbandoni definitivamente la pena di morte. Un oratore straniero all'evento crede che migliori tecnologie e maggiori investimenti sarebbero meglio in grado di dissuadere dal commettere reati piuttosto che la pena di morte o l’ergastolo. (Fonti: straitstimes.com, 18/10/2017)
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