RDC: JOSHUA FRENCH LIBERATO DAL BRACCIO DELLA MORTE PER ‘MOTIVI UMANITARI’
18 maggio 2017: Joshua French, un cittadino britannico-norvegese che ha trascorso otto anni nel braccio della morte della Repubblica Democratica del Congo (RDC), è stato liberato dalla prigione per motivi umanitari ed è tornato in Norvegia. Joshua French e il suo amico Tjostolv Moland erano stati condannati a morte due volte nel 2009 e 2010 da un tribunale militare della RDC a Kinshasa per aver commesso numerosi reati, tra cui omicidio e spionaggio, accuse che entrambi i prigionieri negavano.Nel 2014 Moland fu trovato morto nella cella che condivideva con French e malgrado un esame post-mortem stabilisse il suicidio come causa di morte, French fu riconosciuto colpevole dell’omicidio di Moland. La salute di French è peggiorata significativamente dopo la morte di Moland e dopo il lungo periodo trascorso nel braccio della morte. Il “Death Penalty Project” (DPP) ha fornito a French assistenza legale pro-bono dal 2009 e ha lavorato a stretto contatto con il team consolare presso il Foreign and Commonwealth Office del Regno Unito nel tentativo di risolvere il caso. Le autorità congolesi hanno deciso di liberare French per "motivi umanitari", dopo che è stato raggiunto un accordo con la Norvegia. (Fonti: The Death Penalty Project, 18/05/2017)
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