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Il ministro della Giustizia Wijeyadasa Rajapaksha |
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SRI LANKA: MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, ‘PER ORA NON APPLICHIAMO LA PENA DI MORTE’
6 ottobre 2015: lo Sri Lanka non applicherà per ora la pena di morte mentre il Paese ha deciso di votare a favore della risoluzione delle Nazioni Unite per la moratoria sulla pena di morte del 2015, ha dichiarato in Parlamento il ministro della Giustizia Wijeyadasa Rajapaksha.
Il Ministro ha ricordato che lo Sri Lanka ha votato a favore delle risoluzioni Onu per la moratoria nel 2007, 2008 e 2010. Nel 2012, lo Sri Lanka si è astenuto nel voto sulla risoluzione.
Per essere in linea con le attuali tendenze globali, lo Sri Lanka ha deciso di votare nel 2015 a favore della risoluzione pro-moratoria, quando si voterà all'Assemblea Generale.
Il Ministro ha anche ricordato che il Papa, rivolgendosi alla sessione inaugurale dell'Assemblea Generale dell’Onu il 24 settembre, ha chiesto a tutti i Paesi di abolire la pena di morte.
Sottolineando che più di 100 Paesi hanno abolito la pena di morte, il Ministro ha detto al Parlamento che, soprattutto nei paesi democratici, le pene sono finalizzate al recupero e riabilitazione. L’opinione pubblica mondiale, per quanto riguarda la pena capitale, è contraria alla sua attuazione, inoltre non ci sono prove che la pena di morte sia più efficace nel ridurre la criminalità, ha detto il Ministro.
Rajapaksha ha ricordato che il ministro degli Esteri Mangala Samaraweera nel suo discorso del 14 settembre al Consiglio Onu per i Diritti Umani (UNHRC) ha dichiarato che lo Sri Lanka non applicherà la pena capitale.
Il Ministro della Giustizia ha detto infine che si dovrebbe svolgere un dialogo interattivo per scoprire alla radice le cause dei crimini e che il Parlamento dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento delle leggi per prevenire i reati. Da parte sua, il Presidente Maithripala Sirisena ha dichiarato il 18 settembre in occasione di un meeting a Galle che, in caso di approvazione del Parlamento, applicherà la pena capitale dal prossimo anno. Anche se la pena capitale può essere imposta tramite i poteri esecutivi del Presidente, “penso che la soluzione migliore sia il dibattito in Parlamento", ha detto Sirisena. "In qualità di leader che rispetta i principi morali, presterò attenzione rigorosa alla domanda popolare di applicazione della pena di morte", ha aggiunto Sebbene i tribunali dello Sri Lanka emettano condanne a morte nei casi gravi come omicidio, stupro e traffico di droga, nessuna esecuzione è stata praticata dal 1976.
A seguito del recente sequestro, stupro e omicidio di un bambino di cinque anni, Seya Sadewmi, in molti nel Paese hanno chiesto l’esecuzione degli autori di crimini efferati. (Fonti: colombopage.com, wsws.org, 07/10/2015)
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