ARABIA SAUDITA: FILIPPINO SALVO GRAZIE AL PREZZO DEL SANGUE
11 febbraio 2015: un membro della famiglia reale saudita ha ordinato al governo di pagare la 'diya' (prezzo del sangue) per conto di un filippino che si trova in prigione per aver ucciso un connazionale che si era convertito all'Islam ed aveva convinto altri 14 connazionali ad abbracciare la religione di Maometto, ha riportato un sito web di informazione.
Il principe Saud bin Nayef bin Abdul Aziz, principe della provincia orientale, ha incaricato una commissione governativa che si occupa della salute dei prigionieri di pagare 'immediatamente' una diya di 66.000 dirham alla famiglia della vittima e di rilasciare il prigioniero, ha riportato Emirates 24/7.
"Abbiamo visitato il detenuto e lo abbiamo informato circa lo sviluppo positivo. Gli abbiamo anche dato un presente e un po’ di denaro in riconoscimento dei suoi sforzi per convincere altri 14 filippini ad abbracciare l'Islam," ha detto il capo del comitato, sceicco Ahmed Al Shahri.
"Appena appresa la notizia, il detenuto ha pianto e pregato per il principe. Ha promesso che avrebbe proseguito la sua campagna per l'Islam, sia che resti in Arabia Saudita o parta", ha aggiunto.
Il filippino era nel braccio della morte essendo stato condannato a morte da un tribunale della città orientale di Dammam per aver ucciso il connazionale durante una lite, diversi anni fa.
Il portale di news con sede a Dubai ha spiegato che la diya annulla la condanna a morte, per cui presto l’uomo sarà liberato. (Fonti: filipinotimes.ae, 11/02/2015)
|