PAKISTAN: SETTE MILITANTI ISLAMISTI IMPICCATI IN QUATTRO CARCERI DEL PAESE
13 gennaio 2015: il Pakistan ha impiccato sette militanti islamisti, hanno reso noto funzionari governativi, portando a 16 il numero delle esecuzioni effettuate nel Paese da quando, nello scorso dicembre, ha messo fine alla moratoria sulla pena di morte, durata sei anni. Il primo ministro Nawaz Sharif ha revocato la moratoria all’indomani dell’attacco terroristico contro una scuola a Peshawar che ha provocato 150 morti, tra cui 134 bambini.
I funzionari di quattro diverse prigioni hanno confermato che le impiccagioni sono avvenute la mattina presto fra elevate misure di sicurezza.
Uno dei militanti, Zulfiqar Ali, era stato condannato a morte per aver ucciso due poliziotti durante un attacco al consolato americano di Karachi nel 2003.
Un funzionario del carcere Adiala di Rawalpindi, parlando a condizione di anonimato, ha confermato la sua impiccagione.
Shuja Khanzada, ministro dell'Interno della provincia del Punjab, ha aggiunto che due uomini, Mushtaq Ahmed e Nawazish Ali, sono stati giustiziati nella città di Faisalabad per un tentativo di assassinio dell'ex leader militare Pervez Musharraf, avvenuto nel 2003.
I tre militanti Shahid Hanif, Talha Hussain e Khalil Ahmed sono stati impiccati nella Prigione Centrale di Sukkur, nella provincia di Sindh.
Erano stati condannati per l'assassinio, commesso nel 2003, di Syed Ali Shah Zaffar, che all’epoca era un alto funzionario del Ministero della Difesa pakistano.
Infine, un altro funzionario delle carceri ha comunicato che il militante Behram Khan è stato impiccato a Karachi per l'uccisione di un avvocato. (Fonti: AFP, 13/01/2015)
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