SINGAPORE: CORRIERE DELLA DROGA COLLABORA ED EVITA LA FORCA
8 gennaio 2015: una donna thailandese ha evitato l’esecuzione a Singapore dal momento che l'Alta Corte l’ha condannata all’ergastolo per il traffico di più di 1,8 kg di metanfetamine, per aver fornito "collaborazione concreta" alle autorità al fine di colpire attività di narcotraffico.
Konkla Juntida era stata arrestata in una sala arrivi del Changi Airport il 26 dicembre 2012, dopo che una droga di Classe A era stata trovata in suo possesso.
Le indagini hanno rivelato che la 31enne aveva viaggiato da sola in Brasile nell’agosto 2012 e a Lomé, capitale del Togo, nel dicembre dello stesso anno.
Konkla è stata arrestata a Singapore durante una sosta del viaggio dall’Africa a Bangkok.
La difesa non ha sollevato alcuna obiezione in aula.
Konkla è apparsa calma quando il giudice Hoo Sheau Peng ha inflitto la condanna all’ergastolo. In seguito ha incontrato i rappresentanti dell’ ambasciata thailandese che erano presenti all'udienza.
Nel novembre 2012 la Legge sull’Abuso di Droghe è stata modificata insieme al codice penale per attribuire ai giudici il potere di evitare la condanna a morte obbligatoria per alcuni casi di omicidio e traffico di droga.
Per ricevere un attestato di collaborazione concreta, un trafficante di droga deve aver svolto solo il ruolo di corriere ed aver collaborato col Central Narcotics Bureau (CNB) in modo sostanziale. Il trafficante evita la condanna capitale anche se è portatore di disabilità mentale che altera sostanzialmente la sua percezione di gravità dell'atto. (Fonti: channelnewsasia.com, 09/01/2015)
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